Il franchising in Italia pesa il 6% del commercio, per un controvalore in fatturato di 23 miliardi di euro. Meno della metà del 15% francese, meno di un terzo del 22% della Germania e lontanissimo dal 40% degli Stati Uniti. E questo nonostante sia in crescita, del 4% in media dal 2009, con la prospettiva di conquistare nuove quote di mercato al 2020 con un tasso del 2-3% annuo. Abbigliamento, ristoranti, negozi per le casa, ma non solo. Ecco dieci idee assurde o curiose di affiliazione che abbiamo scovato al Salone del franchising a Milano.
1 Muratori spidermen
Li chiamano “uomini ragno” perché, come il buon Peter Parker, si arrampicano su e giù sui muri dei palazzi. Appesi però, al posto che a un’elegante filo di seta di aracnide, a una fune. La loro missione è ristrutturare immobili: rifare la facciata di un palazzo, installare o pulire grondaie, canne fumarie o cornicioni, applicare un cappotto termico. Sonomuratori. Che al posto di usare i classici ponteggi, per lavorare in quota si muovono appesi alle funi.
ha deciso di farne un franchising. “Abbiamo 22 anni di esperienza nel settore – spiega Anna Marras, presidente del gruppo -. Da un anno abbiamo aperto il franchising”. Alle 14 sedi dirette se ne sono già aggiunte 13 in affiliazione in Italia. “E abbiamo un piano triennale per aprire in Francia, Spagna e, attraverso un’azienda del settore, anche in Brasile”.
L’investimento iniziale è di circa 60mila euro
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