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Siae, orari flessibili e settimana corta: ecco come funziona il nuovo ccnl

Con l’anno nuovo entra in vigore il contratto nazionale della Società autori ed editori. Il chro Strazza ne racconta la genesi

Siae, orari flessibili e settimana corta: ecco come funziona il nuovo ccnl

Fonte: Il sole 24 Ore C’è un modo tradizionale di sedersi al tavolo per negoziare un rinnovo e ruota attorno agli aumenti retributivi. Ma c’è anche u

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Fonte: Il sole 24 Ore

C’è un modo tradizionale di sedersi al tavolo per negoziare un rinnovo e ruota attorno agli aumenti retributivi. Ma c’è anche un modo nuovo, se vogliamo più creativo, i cui driver sono il welfare, la produttività e l’organizzazione del lavoro. Sarà perché da sempre il suo business ha a che fare con la creatività o forse perché, da ormai un anno, ha imboccato in maniera convinta la via dell’innovazione (tecnologica e non solo) che Siae a dicembre ha portato a casa uno dei contratti di categoria più innovativi tra gli ultimi sottoscritti.

Un’inedita unità sindacale

La platea interessata dal ccnl entrato in vigore quest’anno è quella dei 1.007 lavoratori della Società autori ed editori, la durata è biennale e l’unità sindacale che l’ha prodotto – Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilpa Uil, Fnc Ugl, Comunicazione, Cisal Fial e Confsal – un inedito. «Ci siamo guardati in faccia», racconta Giacomo Strazza, chief human resources officier di Siae, «e ci siamo detti che, coerentemente con la nuova fase che la Società ha imboccato con il presidente Salvo Nastasi e il direttore generale Matteo Fedeli, dovevamo innovare anche il lavoro».

La sperimentazione della settimana corta

Salta all’occhio tanto per cominciare la settimana corta, per la quale è stato avviato un tavolo di confronto con le parti sociali. Due le ipotesi allo studio: la prima legata alla stagionalità (nelle sedi delle località turistiche, per esempio, in alta stagione si lavorerebbe senza soluzione di continuità, mentre in quella bassa si può pensare di compensare accorciando la settimana), la seconda potrebbe concentrare su quattro giorni il lavoro, portando a 9 ore la giornata lavorativa.

L’organizzazione del lavoro è, sin da subito, un pilastro del nuovo accordo: prima vigeva una struttura a 36 ore settimanali, più giornate corte e lunghe. Adesso la società è passata a 7 ore e 12 al giorno più la pausa, così da assicurare che fino alle 16, in sede, ci sia sempre qualcuno. Una novità che si porta dietro anche i buoni pasto: prima esistevano, ma ne beneficiavano in pochissimi, perché per maturarli dovevi lavorare almeno 8 ore al giorno. Adesso il loro importo scende da 9 euro a 6,50 ma vengono estesi a tutti. «Bisogna poi parlare anche di smart working», aggiunge Strazza.

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