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Memoria….9 settembre 1943!

Memoria….9 settembre 1943!

Italia ancora in ritardo per la creazione di nuove imprese
Discorso in Israele in occasione della presentazione del libro di Giancarlo Elia Valori, Geopolitics of the New Middle East
Mario Bergamo disegnò l’Europa della next generation

La fretta con la quale la fuga del Re si realizzò, comportò l’assenza di ogni ordine e disposizione in ispecie per le truppe e agli apparati dello Stato cosa che invece sarebbe stata utile a fronteggiare le conseguenze dell’Armistizio, pregiudicando così gravemente l’esistenza stessa di questi nei convulsi eventi bellici delle 72 ore successive.

L’Italia fu abbandonata a se stessa!

Le forze di terra italiane, abbandonate senza ordini e piani precisi, non furono in grado di opporre un’efficace e coordinata resistenza alla ovvia e prevedibile reazione tedesca, disintegrandosi nel volgere di poche decine di ore e finendo in larga parte preda dei tedeschi stessi!

Si discute ancora molto tra gli storici se il Re, fuggendo a Sud, abbia comunque garantito la “continuità” dello Stato. Ma il fatto incontrovertibile è che durante il viaggio da Roma a Ortona e, quindi, Brindisi, il Re, Comandante in capo dell’Esercito, non organizzò alcun comando militare mobile e neppure vennero tenuti i contatti con i comandi militari dei vari fronti di guerra. Per questo motivo, durante il giorno dell’armistizio e quelli immediatamente successivi, i comandi militari si trovarono senza uno Stato Maggiore Generale a cui fare riferimento….

Fonte: Linkedin

A cura di Paola Bergamo

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