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Leonardo, ecco le novità su Cyber security e Spazio

Il manager Andrea Campora pronto a succedere a Tommaso Profeta alla guida della divisione Cyber security di Leonardo. In arrivo anche una nuova divisione Spazio con il piano industriale del gruppo

Leonardo, ecco le novità su Cyber security e Spazio

Fonte: Startmag.it Dopo il riassetto del gruppo dell’aerospazio e difesa in base all’ordine di servizio firmato lo scorso giugno da Cingolani delib

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Fonte: Startmag.it

Dopo il riassetto del gruppo dell’aerospazio e difesa in base all’ordine di servizio firmato lo scorso giugno da Cingolani deliberato a giugno, ci sono altre novità in arrivo per l’azienda ex Finmeccanica.

Il nuovo organigramma prevede infatti che il team manageriale conterà su un totale di otto riporti — nove se si aggiunge il condirettore Lorenzo Mariani — dell’amministratore delegato e direttore generale e di una condirezione generale (affidata a Lorenzo Mariani) che coordinerà le divisioni e unità di business. Si scende quindi rispetto ai tredici riporti diretti della precedente gestione targata Alessandro Profumo.

E ora le prossime mosse riguardano la cyber security e lo spazio. D’altronde, in occasione della pubblicazione dei risultati del primo semestre 2023 di Leonardo, lo stesso Cingolani aveva dichiarato che “Siamo in una fase di predisposizione del nuovo piano industriale che vedrà la luce all’inizio del prossimo anno”. “I pilastri sono il consolidamento del core business — aveva proseguito il numero uno di Leonardo — con un focus particolare sui prodotti per la difesa e l’allargamento a nuove iniziative, con il potenziamento dei settori a maggior crescita, come spazio e cybersicurezza”.

CAMPORA ALLA GUIDA DELLA CYBER SECURITY DI LEONARDO

Secondo fonti del quotidiano Il Secolo XIX, “a capo della divisione basata a Genova sta per tornare Andrea Campora, 17 anni di carriera in Finmeccanica-Leonardo, genovese, l’esperto di cyber che qualche anno fa era approdato in Dematic e che ora Cingolani intende riportare nella sede di Sestri Ponente per dare alla divisione nuovo slancio commerciale e tecnologico. Tommaso Profeta, che ha gestito l’avviamento della divisione cyber – “con successo”, dicono fonti vicine al dossier- resterà nel gruppo per essere promosso a nuovi incarichi”.

FRANCO ONGARO ALLA GUIDA DELLA FUTURA DIVISIONE SPAZIO

Sul fronte spazio, prosegue il Secolo XIX, il piano prevede la creazione di una divisione dedicata, la sesta da affiancare alle cinque esistenti (elicotteri, velivoli, aerostrutture, elettronica e cyber security).

Il compito di lanciare la nuova divisione spazio, “entro il 2024”, spetta a Franco Ongaro, che dallo scorso giugno è a capo del coordinamento delle attività spazio del gruppo. Già all’epoca, questa manovra suonava come premessa per il varo una nuova divisione che si affiancherebbe alle cinque esistenti in Piazza Monte Grappa.

Come ricordava Paolo Chersei su Startmag, “Ongaro ha ricoperto diverse posizioni in Esa, ultima delle quali, per undici anni, capo del direttorato Technology, Engineering and Quality (D/TEC) e Capo dello European Space Research and Technology Centre (ESTEC) di Noordwijk, in Olanda. Dunque un tecnico di valore che ha avuto una grande visibilità mondiale sul settore e un’alta competenza nel funzionamento della politica spaziale europea”.

LA RIORGANIZZAZIONE DELL’ELETTRONICA

Dopodiché, “per quanto attiene invece l’assetto organizzativo, la divisione elettronica è stata affidata a Marco De Fazio e sono state istituite quattro aree di business che hanno il compito di gestire l’esecuzione operativa del business, lo sviluppo dei prodotti e il risultato economico” illustra il quotidiano ligure. A Luca Picollo compete la airborne business, a Renzo Tosini è andata la responsabilità della land&sea business mentre Luca Perazzo è a capo delle defence business e la Uk business è stata affidata a Mark Hamilton.

FOCUS SU OTO MELARA, WASS E ORIZZONTE SISTEMI NAVALI

Infine, secondo il Secolo XIX, il piano di Cingolani potrebbe prevedere una razionalizzazione del portafoglio prodotti dell’elettronica, la più grande delle divisioni di Leonardo, con attività distribuite sia a Genova sia alla Spezia.

E qui torna alla ribalta il vecchio dossier  della cessione di Oto Melara e Wass, le due controllate armamenti terrestri e navali messe in vendita da Leonardo nel 2021. Per il quotidiano ligure, a Piazza Monte Grappa è allo studio “l’opportunità di dividere, rendendoli autonomi, i sistemi di difesa navale dai sistemi di difesa terrestre”: in questo caso, spiegano fonti, la questione è ancora “oggetto di analisi e coinvolge Oto Melara, Wass e Orizzonte Sistemi Navali”.

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