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Leonardo: Akros vede Oto Marina in mano ai tedeschi. Il valore? Non più di 440 milioni

I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno organizzato un'assemblea per oggi per protestare contro la presunta cessione della business unit sistemi di difesa del gruppo che sta andando bene (possibile ordine per 13 sistemi di cannoni navali per la marina indiana). Akros non sarebbe sorpresa se fosse un player tedesco ad acquisirlo, una sorta di baratto tra Italia e Germania tra l'elettronica per la difesa, Hesoldt, e i sistemi di difesa. Buy confermato sul titolo

Leonardo: Akros vede Oto Marina in mano ai tedeschi.  Il valore? Non più di 440 milioni

Leonardo vuole vendere l'ex Oto Melara a un player europeo e i sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno organizzato un'assemblea per oggi (dalle 10:30 alle 11

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Leonardo vuole vendere l’ex Oto Melara a un player europeo e i sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno organizzato un’assemblea per oggi (dalle 10:30 alle 11:30 e dalle 14:30 alle 15:30) per protestare contro la presunta cessione della business unit sistemi di difesa del gruppo. La protesta è stata organizzata a seguito delle indiscrezioni che da qualche mese segnalano l’intenzione della società, guidata da Alessandro Profumo, di cedere le attività della storica azienda della Spezia.

All’inizio i rumors segnalavano Fincantieri come possibile acquirente, più recentemente sono circolate voci su realtà industriali europee. Secondo il sindacato, cedere la divisione a soggetti europei significherebbe perdere “un settore altamente strategico, tra i principali fornitori delle forze armate italiane” che impiega tra diretti e indiretti 1500 lavoratori.

Oto Melara produce cannoni navali e cannoni/torrette per piattaforme terrestri, è stata fusa nella divisione sistemi di difesa di Leonardo nel 2016. Il gruppo non fornisce i dati economici di ogni singola unità. Quelli più recenti che Banca Akros ha trovato indicano che Oto Melara ha registrato ricavi per
356 milioni di euro nel 2015 con un ebit di 38 milioni (margine ebit del 10,7%) e ricavi per 390 milioni di euro nel 2014 con un ebit di 46 milioni (margine ebit dell’11,8%).

“Riteniamo che il business stia andando bene poiché Oto Melara ha vinto importanti gare d’appalto per la fornitura di cannoni navali a molte marine, tra cui quella canadese e quella spagnola negli ultimi mesi; le prospettive stanno migliorando anche in India dopo che il paese ha rimosso Leonardo dalla lista nera un paio di giorni fa e Oto Melara dovrebbe aggiudicarsi un importante ordine per la fornitura di 13 sistemi di cannoni navali per la marina”, ha sottolineato Banca Akros secondo cui non ci sono molti competitor europei quotati in giro che possano valutare l’acquisizione di quest’azienda italiana.

Dunque, Bae Systems tratta a circa 1 volte le sue vendite 2021 e a circa 10 volte l’ebit. “Se assumiamo per Oto Melara ricavi pari a 400 milioni e un ebit di 44 milioni, la valutazione di questo asset cade nel range 400-440 milioni”, ha valutato Banca Akros. Invece, i multipli di Rheinmetall, circa 0,7 volte l’ev/vendite e circa 7 volte l’ev/ebit, suggeriscono una valutazione dell’asset pari a 280-308 milioni.

Banca Akros privilegia la valutazione basata sui multipli di Bae Systems e ricorda che Leonardo si è impegnato a comprare una partecipazione del 25,1% nella tedesca Hensoldt (radar/elettronica di difesa) entro la fine dell’anno, un deal del valore di circa 0,6 miliardi di euro. Il gruppo è anche disposto a quotare a Wall Street la sua controllata statunitense Drs per raccogliere fondi, ma sta anche studiando opzioni alternative come la vendita la della business unit automation, leader nell’automazione per il settore della logistica e degli aeroporti.

“La cessione di Oto Melara rappresenterebbe un’ulteriore opzione per Leonardo. Non è chiaro chi potrebbe essere il potenziale acquirente europeo, ma non saremmo sorpresi se fosse un player tedesco in una sorta di baratto tra Italia e Germania tra l’elettronica per la difesa, Hesoldt, e i sistemi di difesa”, ha ipotizzato Banca Akros secondo cui la notizia è potenzialmente positiva: “Oto Melara farebbe emergere valore, con Leonardo che scambia a circa 4,6 volte il suo ebit 2021, migliorerebbe il focus del gruppo: più elettronica, meno piattaforme e rimuoverebbe il punto interrogativo su come finanzierà l’acquisizione di Hensoldt”, ha concluso la banca d’affari che sul titolo Leonardo, in rialzo al momento dello 0,55% a 6,594 euro in borsa, mantiene un rating buy e un target price a 9,25 euro.

Fonte: Milanofinanza.it

 

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