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Italia, Paese attrattivo per le startup

Italia, Paese attrattivo per le startup

L’Italia è un Paese per le startup. Sebbene i numeri non siano molto incoraggianti, le misure varate dai Governi negli ultimi anni offrono la pos

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L’Italia è un Paese per le startup. Sebbene i numeri non siano molto incoraggianti, le misure varate dai Governi negli ultimi anni offrono la possibilità ai giovani imprenditori di lanciare la loro startup,grazie a finanziamenti agevolati e fondi europei. C’è ancora molto da fare, soprattutto sul fronte delle tasse e della burocrazia, ma l’impianto messo in piedi per aiutare e attrarre le startup è uno dei migliori in Europa. E a confermarlo è anche uno studio condotto da Pwc Germania e dall’Università di Mannheim che ha posizionato l’Italia come il secondo paese più attrattivo per le startup in Europa.

Startup, i numeri italiani

Secondo gli ultimi dati disponibili, sono cica 7100 le startup presenti sul territorio italiano e danno lavoro a poco più di 50.000 persone. Un fenomeno in continua crescita e che richiama un numero sempre maggiore di giovani imprenditori, grazie soprattutto alle agevolazionimesse in campo dal Ministero delle Sviluppo Economico. L’Italia, ad esempio, è stato il primo Paese a dotarsi di un regolamento per l’equity crowfounding, copiato poi da molte Nazioni in giro per il Mondo. Inoltre, le startup possono essere costituite direttamente online risparmiando circa 2000 euro di tasse. Invece, gli imprenditori esteri, hanno la possibilità di utilizzare lo strumento Startup Visa per ricevere finanziamenti e per velocizzare le pratiche per creare una startup. Agevolazioni che non solo favoriscono la nascita di nuove imprese, ma che permettono di assumere anche giovani laureati.

I problemi da affrontare

Sebbene l’Italia sia uno dei Paesi europei più attrattivi per le startup, ci sono dei problemi da risolvere affinché il fenomeno riesca veramente a decollare. In primis è necessario affrontare la questione della burocrazia, che viene vista dagli imprenditori stranieri come un vero e proprio vulnus dell’economia italiana. Ma anche quando vengono effettuati degli interventi in favore degli imprenditori, agli italiani manca il coraggio di rischiare. In molti preferiscono il “famoso posto sicuro” piuttosto che rischiare e creare un’impresa.

Investire nell’innovazione

Ultimo problema da affrontare è quello dell’innovazione. Quante delle 7100 startup presenti in Italia investe in tecnologie innovative come big data, machine learning, intelligenza artificiale, realtà aumentata e realtà virtuale? Poche. Se le startup, che dovrebbero essere le imprese dedicate alla ricerca e allo sviluppo delle nuove tecnologie, non investono nei settori più importanti dei prossimi anni, l’economia di un Paese non potrà mai tornare a crescere velocemente. Argomento che in Italia acquista ancora maggiore importanza, a causa della debole ripresa degli ultimi due anni.

 

 

 

 

quifinanza.it

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