A cura di Paola Bergamo Fonte: Linkedin Si è spenta Armita Geravand picchiata dalla “polizia morale” dicono alcuni testimoni. È sconcertante un
A cura di Paola Bergamo
Fonte: Linkedin
Si è spenta Armita Geravand picchiata dalla “polizia morale” dicono alcuni testimoni.
È sconcertante una volta di più l’uso dell’ aggettivo “morale”…perché se la radice è “mores” e Paesi come l’Iran sono una Teocrazia da leggi ferree, di fatto si è comunque spezzata la vita di una giovane donna.
La morte di Armita riaccenderà la rabbia popolare. Le donne di Teheran continuano a sfidare la legge iraniana sull’obbligo del velo, o hijab, come segno del loro malcontento nei confronti della teocrazia iraniana.
Mi chiedo, qualunque sia il Dio in cui si creda, se si possa convivere con il peso sulla coscienza, di tante vite spezzate per ciuffi di capelli svolazzanti o per un foulard non indossato o indossato male…
I funzionari iraniani hanno però continuato a negare qualsiasi contatto fisico.
Resta il fatto che Armita non indossava il velo e che per un velo si è spenta proprio come Mahsa “Jina” Amini, la 22enne curda arrestata dalla polizia morale del Paese perché indossava male l’hijab e morta dopo le percosse subite nel centro di reclusione.