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Banche pesanti sul Ftse Mib. Buone e cattive notizie dall’Eba

I bancari sono stati colpiti da forti vendite oggi, senza alcun sostegno dalle indicazioni arrivate su Npl e bad bank. La view degli analisti.

Banche pesanti sul Ftse Mib. Buone e cattive notizie dall’Eba

La nuova settimana è partita in maniera molto negativa per i titoli del settore bancario a Piazza Affari che hanno quasi tutti amplificato l'affondo a

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La nuova settimana è partita in maniera molto negativa per i titoli del settore bancario a Piazza Affari che hanno quasi tutti amplificato l’affondo accusato dal Ftse Mib.

Banche: una brutta giornata a Piazza Affari. Unicredit maglia nera

Ad avere la peggio è stato Unicredit che ha chiuso la sessione con un tonfo del 6,17%, seguito a poca distanza da Banco BPM che ha accusato un ribasso del 5,86%, mentre Intesa Sanpaolo ha portato a casa un affondo del 4,62%.

Mediobanca si è mosso sostanzialmente in linea con il Ftse Mib con un calo del 3,7%, mente si è difeso meglio Bper Banca che pure ha ceduto il 2,7%.

Il settore bancario è stato condizionato oggi dal sentiment fortemente negativo che ha dominato la scena non solo a Piazza Affari ma su tutti i mercati azionari.

Banche poco aiutate da andamento Spread e BTP

Non hanno certo aiutato gli andamenti contrapposti di spread e BTP che oggi hanno imboccato sentieri differenti.
Lo spread BTP-Bund è salito dell’1,81% a 146,2 punti base, mentre lo shopping sui BTP ha alimentato un calo dei tassi, con il rendimento del decennale sceso del 3% allo 0,938%.

Intanto, i bancari oggi sono rimasti sotto i riflettori sulla scia delle dichiarazioni rilasciate in un’intervista al Sole 24 Ore dal presidente dell’Eba, Josè Manuel Campa.

Banche: Eba, poca flessibilità su classificazione Npl

Quest’ultimo ha confermato l’applicazione di una flessibilità limitata nell’applicazione delle regole europee sugli NPL anche nell’attuale fase di incertezza macro.

In dettaglio, come spiegato dagli analisti di Equita SIM, non ci sarà un’automatica classificazione ad NPL per i crediti in moratoria, circa 121 miliardi di euro in base ai calcoli degli esperti, pari al 9% del portafoglio prestiti delle banche in Italia.

Gli istituti di credito devono effettuare una valutazione del profilo di rischio della controparte per valutare eventuali coperture.

Nelle loro stime per fine anno, gli analisti di Equita SIM ipotizzano un costo del credito per il settore di 93 punti base, in linea con le guidance delle banche, che dovrebbe già catturare questo effetto.

Inoltre, il calendar provisioning resta in vigore sia per gli NPE generatisi dopo aprile 2019 (copertura al 100% per i crediti unsecured dopo 3 anni di vintage, e 7-9 anni per quelli secured) che per lo stock di crediti in essere.

Banche: apertura Eba a Bad bank europea

In terzo, si segnala che l’Eba, ossia l’Autorità bancaria europea, è favorevole ad un approccio comune per la creazione di una bad bank europea e/o di regole comuni per realtà nazionali.

Rispetto al passato gli esperti di Equita SIM credono che, vista l’eccezionalità della situazione che coinvolge tutti i paesi e, soprattutto, i progressi registrati dalle banche in termini di convergenza verso standard comuni, le probabilità che un progetto di bad-bank europea possa realizzarsi sono abbastanza alte.

Banche: una bad bank UE sarebbe una buona notizia secondo Equita

La notizia sarebbe ovviamente positiva per il settore bancario, anche se l’effettivo impatto positivo sui bilanci dipenderà dalle tempistiche dell’implementazione che potrebbero essere molto più ritardate rispetto all’effettivo deterioramento dei bilanci.

La SIM milanese ricorda infine che l’EBA, a fine maggio, aveva presentato uno studio sugli effetti del Covid-19, ipotizzando un impatto sul CET1 compreso fra -233 e -380 punti base, a causa delle perdite su crediti e aumento degli asset ponderati per il rischio, scenario molto più conservativo rispetto alla stima di Equita di -82 basis points.

Fonte : trend-online.com

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