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Renzi, per troppo tempo la finanza basata solo su relazioni

Renzi, per troppo tempo la finanza basata solo su relazioni

La finanza in Italia "si è basata per anni sulle relazioni, sugli amici degli amici. Adesso bisogna scommettere sul merito". Lo ha affermato il premie

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renzi-601890La finanza in Italia “si è basata per anni sulle relazioni, sugli amici degli amici. Adesso bisogna scommettere sul merito”. Lo ha affermato il premier Matteo Renzi, intervenendo ad un evento organizzato da The Boston Consulting Group. Parlando in generale il premier ha aggiunto che “il merito e il talento non possono essere parolacce. Noi la nostra parte la stiamo facendo ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Per me la grande sfida è che il merito deve essere più forte della rendita, non solo in politica ma anche in economia”. “L’Italia ha alcune eccellenze ma ha perso delle occasioni. Se penso a tutte quelle perse mi mangio le mani”, ha poi affermato il premier, aggiungendo che “il mondo fuori da noi è cresciuto mentre noi continuiamo a discutere dei soliti temi: unioni civili, bicameralismo….”. “Poi siamo arrivati noi e abbiamo deciso di cambiare le cose. Abbiamo perso una occasione per esempio sul turismo ma abbiamo le carte in regola per recuperare il gap. Sul turismo e sulla cultura possiamo reimpostare il nostro futuro, ma in modo diverso”, ha detto ancora. “Serve un piano per il Sud”, ha aggiunto, “lavorando sull’offerta alberghiera ma anche completando la Salerno-Reggio Calabria. Bisogna anche cambiare il modo di comunicare. Se io racconto che il Sud è solo negativo, non attrarra’ mai nessuno. Tempo fa un leader politico mi disse che non sarebbe venuto al G7 a Palermo perché c’era la mafia. Bene, il prossimo G7 verrà fatto a Taormina. Serve una grande scommessa sulla comunicazione, su come raccontiamo il Paese”. Per Renzi “serve una classe politica che smetta di sparare al Paese. In passato c’era una classe politica che ha fatto la ‘figa’ parlando male del Paese. Invece bisogna amare l’Italia e gli italiani, a prescindere dall’essere di destra e di sinistra”. Della serie: “Se non ami il Paese non sei credibile”. “Ci siamo presi la responsabilità di cambiare l’Italia. Mi sono dato un tempo, due mandati e poi a casa. La mia esperienza politica ha una scadenza, al massimo, massimo, massimo rimarro’ fino a febbraio 2023”. Ha anche Renzi, intervenendo ad un evento organizzato da The Boston Consulting Group, aggiungendo che “tra sette anni sarò un libero cittadino che non tornera’ nel Palazzo neanche per salutare o per prendere un caffè”. “Il mio obiettivo è cambiare il Paese non ufficio”, ha detto ancora.
Renzi ha poi ripercorso le tappe della sua carriera politica, sottolineando che “io sono tra pochi a non essere stato un membro del Parlamento quando sono stato eletto. Facevo il sindaco. L’Italia era al punto più basso e rischiava di continuare a stare nella palude. Per questo si è deciso di giocare la carta del sindaco. Se riuscirò” nell’impresa di cambiare il Paese, “non lo so, lo dirà la cronaca”.

Fonte: italiaoggi.it

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