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Ricavi e utili in crescita. Ferraris presenta il bilancio del Gruppo FS

L’ad Luigi Ferraris: “Il Gruppo è in salute e pronto per le nuove sfide”

Ricavi e utili in crescita. Ferraris presenta il bilancio del Gruppo FS

Nel 2022 si è registrata una crescita del 12% dei ricavi operativi, raggiungendo quota 13,7 miliardi di euro, +1,4 miliardi rispetto al 2021. Un t

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Nel 2022 si è registrata una crescita del 12% dei ricavi operativi, raggiungendo quota 13,7 miliardi di euro, +1,4 miliardi rispetto al 2021. Un trend positivo per il Gruppo, più 5%, anche per l’utile netto che è pari a 202 milioni di euro. L’ad Luigi Ferraris: “Il Gruppo è in salute e pronto per le nuove sfide”

Buone notizie per il Gruppo FS sono emerse dalla Relazione finanziaria annuale, approvata il 6 aprile dal Cda di FS Italiane. Nel 2022 si è registrata una crescita del 12% dei ricavi operativi, raggiungendo quota 13,7 miliardi di euro, +1,4 miliardi rispetto al 2021.

Un trend positivo per il Gruppo, più 5%, anche per l’utile netto che è pari a 202 milioni di euro. Oltre 300 gare lanciate nelle infrastrutture per circa 26 miliardi di euro, rispettando i tempi stabiliti dall’Europa per il Pnrr.

A crescere sono i margini operativi del Gruppo guidato da Luigi Ferraris, con Ebit e Ebitda che nel 2022 sono aumentati rispettivamente del 36% e del 17% e, al netto dei ristori Covid ridotti di circa 800 milioni rispetto al 2021, del 112% e 119%.

Tutto questo anche grazie a una nuova governance del Gruppo, suddiviso in quattro poli di business.
Tutti gli indicatori economici in crescita sono “trainati dalla gestione ordinaria, con l’Ebitda cresciuto di oltre 1,1 miliardi di euro”, ha spiegato l’amministratore delegato Ferraris.

“Chiudendo l’esercizio 2022 con un +5% di utile netto, con tutti i risultati conseguiti e le attività avviate, il Gruppo FS ha gettato una base solida per portare a completamento gli ulteriori obiettivi legati al Pnrr e le altre opere strategiche per il Paese e per favorire lo sviluppo di una nuova mobilità integrata”, ha continuato l’ad.

A determinare l’andamento positivo della curva dei ricavi ha concorso la capacità del Gruppo di saper assecondare e incentivare la ripresa della domanda di mobilità, soprattutto passeggeri.

Una domanda che per le Frecce è addirittura più che raddoppiata (+106,5%), ma il cui andamento è stato nettamente al rialzo anche per il servizio intercity (+50,3%) e per il servizio regionale (+39,9%).

I ricavi da servizi di trasporto hanno raggiunto i 6,9 miliardi di euro, segnando un incremento di 996 milioni di euro rispetto al 2021, sia in ambito nazionale che internazionale. Quelli relativi al trasporto merci sono cresciuti di 45 milioni di euro, supportati anche dalle partnership con grandi player internazionali, tra cui Hupac.

Al netto delle anticipazioni finanziarie, che nel 2021 avevano inciso sul valore degli investimenti tecnici, anche questa voce cresce del 9% e permette al Gruppo – “di dare continuità alle azioni di sviluppo degli investimenti mantenendo un ruolo centrale di sostegno del sistema industriale nazionale”.

Tutto questo, “nonostante l’economia internazionale abbia mostrato una decelerazione […] che gradualmente ha portato a una contrazione dei consumi e degli investimenti”.

Nel 2022 gli investimenti tecnici hanno toccato quota 11,3 miliardi di euro (il 98% è sul territorio nazionale), con particolare riferimento allo sviluppo e al rinnovo dei settori infrastruttura, trasporto e logistica.

Nell’ambito del Pnrr sono state rispettate tutte le scadenze previste, tra le quali l’affidamento lavori sull’infrastruttura ferroviaria Napoli-Bari, l’affidamento lavori Ertms (il sistema di segnalamento digitale europeo per la gestione del traffico ferroviario) per un valore di 3,27 miliardi di euro e quelli previsti nel piano per la linea Palermo-Catania.

Notevole anche il valore economico che FS ha generato con le sue attività e ha redistribuito ai suoi stakeholder, valutato in 11,7 miliardi di euro, con un impatto superiore all’1,5% del Valore aggiunto nazionale.

Anche i dipendenti sono in crescita e superano le 85mila unità, con una componente femminile in costante aumento. Il tutto con uno sguardo attento allo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile, visto che il 60,6% dei ricavi e il 44,5% dei costi operativi sono riconducibili ad attività ecosostenibili secondo i criteri espressi dalla Tassonomia europea.

 

Fonte: formiche.net

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