Il Codacons ha deciso di presentare un esposto all’Antitrust e all’Autorità Nazionale Anticorruzione affinché si faccia luce sulla correttezza degli a
Il Codacons ha deciso di presentare un esposto all’Antitrust e all’Autorità Nazionale Anticorruzione affinché si faccia luce sulla correttezza degli aumenti delle tariffe autostradali e sulla procedura seguita per determinare gli incrementi tariffari scattati lo scorso 1 gennaio.
Nel mirino dell’associazione finisce in particolare la stangata da +12,89% sull’A24 e A25, che pesa sui pendolari abruzzesi e sui collegamenti tra Lazio e Abruzzo.
Il Codacons spiega di aver deciso di appoggiare la protesta dei sindaci contro i rincari autostradali, presentando un esposto all’Anac e all’Antitrust affinché sia aperta una apposita indagine sugli incrementi dei pedaggi. “Vogliamo sapere se gli aumenti delle tariffe autostradali siano giustificati e proporzionati e, soprattutto, se la procedura seguita per la loro determinazione sia corretta e non configuri un ingiusto danno economico per i pendolari abruzzesi e per chi, per questioni lavorative o di studio, utilizza frequentemente l’A24 e l’A25, subendo rincari assai superiori alla media e alle altre tratte autostradali e che portano la spesa per i pedaggi a superare il costo per il carburante”.