Il Very large telescope (Vlt) dell’Osservatorio europeo australe (Eso), in Cile, ha scoperto un pianeta nel sistema stellare più caldo e massiccio mai osservato prima d’ora. Il sistema a due stelle in cui si trova il pianeta, noto come HIP 71865, o b Centauri, si trova all’interno della costellazione del Centauro, a circa 325 anni luce dalla Terra. Con una massa sei volte superiore a quella del nostro Sole, il sistema è così massiccio e così caldo che fino a quando non è stato fotografato dal Vlt, molti esperti non credevano che lì potesse esistere un pianeta. La nuova scoperta mostra che è possibile.
Un ambiente impossibile
Le stelle massicce sono tipicamente molto calde, e questo vale per il sistema b Centauri. La sua stella principale è classificata come di tipo B, il che significa che ha una massa compresa tra le 2 e le 16 volte quella del Sole terrestre, con temperature superficiali che vanno da circa 17500 a 53500 gradi Fahrenheit. Temperature così estreme provocano anche grandi dosi di radiazioni ultraviolette e di raggi X, rendendolo ancora più inospitale per gli standard umani. Secondo questo studio, la massa e il calore estremi della stella dovrebbero avere un impatto significativo sui gas circostanti nel sistema, il che renderebbe difficile la formazione dei pianeti. Le stelle più calde producono radiazioni ad alta energia, causando un’evaporazione più rapida della materia vicina, lasciando così meno materia prima dispersa nel sistema per la formazione dei pianeti. Le stelle di tipo B sono generalmente considerate ambienti piuttosto distruttivi e pericolosi; per questo si credeva che fosse estremamente difficile formare grandi pianeti intorno a loro. Si ipotizza che sia improbabile che un tale pianeta si sia formato nella sua posizione attuale, e potrebbe essersi effettivamente formato altrove ed essere stato trasportato attraverso interazioni dinamiche con altri oggetti stellari o attraverso l’instabilità gravitazionale.
La formazione dei pianeti
Fonte: Le Formiche.it