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Generali chiude l’opa su Cattolica all’84,475%. Il tema della fusione

Consob ha irrogato una sanzione da 90mila euro alla compagnia assicurativa veronese per le modalità di revoca delle deleghe all’ex amministratore delegato Alberto Minali nell'ottobre del 2019. Il Leone torna ai livelli pre-Covid, conti il 10 novembre e piano industriale a dicembre

Generali chiude l’opa su Cattolica all’84,475%. Il tema della fusione

Generali chiude l'opa su Cattolica con adesioni pari al 60,803% del capitale, che hanno portato il Leone all'84,475% complessivo. Il titolo questa mat

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Generali chiude l’opa su Cattolica con adesioni pari al 60,803% del capitale, che hanno portato il Leone all’84,475% complessivo. Il titolo questa mattina sale in apertura dello 0,4% a 19,15 euro per oltre 30 miliardi di capitalizzazione, tornando ai livelli pre-Covid.

“L’ampio riscontro ricevuto dal mercato”, prosegue il manager, “testimonia la validità della nostra offerta, che si è conclusa nei termini annunciati. L’operazione permetterà di integrare al meglio i modelli di business di  Generali e Cattolica, come già emerso in occasione della partnership siglata a giugno 2020 e consentirà una significativa creazione di valore per tutti gli azionisti”.

L’ad è al lavoro sul piano 2022-2024 che dovrebbe essere presentato ai mercati a dicembre. Marco Sesana, Country Manager & Ceo Generali Italia e Global Business Lines, ha spiegato che con Cattolica “rafforzeremo ulteriormente il nostro supporto all’economia reale… L’operazione permetterà di valorizzare ulteriormente le aree distintive di Cattolica, mettendo a disposizione l’innovazione e la tecnologia di Generali Italia”.

Nel frattempo, Consob ha irrogato una sanzione da 90mila euro alla compagnia assicurativa veronese per le modalità di revoca delle deleghe all’ex amministratore delegato Alberto Minali nell’ottobre del 2019. La società aveva già iniziato a settembre l’iter decisionale che avrebbe poi portato alla sfiducia di Minali.

Il corrispettivo per ciascuna azione portata in adesione all’offerta è pari a 6,75 euro (cum dividendo, ossia inclusivo delle cedole relative ad eventuali dividendi distribuiti). Il pagamento sarà effettuato domani, 5 novembre.  Generali è stata assistita nell’operazione da BofA Securities, Equita, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario e Rothschild & Co per gli aspetti finanziari e dallo Studio Gianni & Origoni per gli aspetti legali.

Generali è salita del 35,5% da inizio anno, la performance si deve anche ai continui acquisti del patto Caltagirone-Del Vecchio (i due imprenditori sono sopra il 13%). La conclusione positiva poi dell’opa su Cattolica, spiega un report di Bank of America, permetterà ora a Generali di estrarre sinergie importanti (80 milioni pre-tasse) attraverso il consolidamento della società veronese nel gruppo.

Secondo gli analisti della banca d’affari americana, ora Generali si muoverà per arrivare al 100% della partecipazione. “Da una parte Trieste potrebbe portarsi sopra il 90% e forzare lo squeeze out, dall’altra potrebbe procedere con la fusione”. Se non verrà raggiunto il 90% del capitale di Cattolica, la soluzione potrebbe essere una fusione in cui ai soci veronesi che non hanno aderito all’opa verranno assegnate azioni Generali. 

Oltre il 90% si potrebbe optare per una fusione semplificata. In ogni caso, l’approdo finale sarà il delisting di Cattolica. Rilevato il 100% di Cattolica, la compagnia triestina, scrive BofA, “potrà disporre di ulteriori 0,8-0,9 miliardi di euro da piano per ulteriori acquisizioni che potrebbero spingere ulteriormente i profitti”.

Fonte: Milanofinanza.it

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