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Conto corrente: aumentano i costi, ecco dove risparmiare

Famiglie e pensionati colpiti dall’aumento dei conti correnti: Altroconsumo spiega come andare alla ricerca di servizi più convenienti.

Conto corrente: aumentano i costi, ecco dove risparmiare

Dall’ultimo report stilato dal Corriere della Sera e dall’associazione Altroconsumo appare evidente l’aumento dei costi dei conti correnti per famigli

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Dall’ultimo report stilato dal Corriere della Sera e dall’associazione Altroconsumo appare evidente l’aumento dei costi dei conti correnti per famiglie e pensionati italiani. Il profilo dei giovani correntisti inviene non risente di particolari oscillazioni, anzi, si registrano alcune agevolazioni.

La ricostruzione parte dall’analisi dei foglietti informativi delle principali banche italiane comparando nello specifico un’operatività media a sportello e online. I dati presi in considerazione, aggiornati all’8 febbraio 2022, permettono così di confrontare i valori attuali con gli importi dello scorso anno.

In questo modo è stato possibile tracciare non solo un profilo chiaro dell’andamento dei prezzi e della sorgente di queste variazioni, ma anche e soprattutto di capire quali tra le nuove offerte siano davvero le più convenienti nel breve e nel lungo termine.

Cosa cambia per pensionati e famiglie

Grazie alle banca dati di Altroconsumo e all’analisi comparata condotta dalla redazione de L’Economia del Corriere fra circa 400 conti correnti, possiamo oggi confrontare le tariffe 2021 con i rispettivi valori registrati nel 2021.

L’indagine è stata condotta sulla base di tre profili tipo del correntista individuati dalla Banca d’Italia: giovani, famiglie e pensionati. Questi ultimi due bacini d’utenza vedranno conti correnti più salati.

Come si legge nel report, «l’Indicatore dei costi complessivi annui (Icc) nei conti online è salito del 13% a 78 euro per i pensionati con operatività media (189 operazioni all’anno) e del 12% a 87 euro per le famiglie con operatività media (228 operazioni)».

Nel caso dei conti correnti va inoltre aggiunta l’imposta di bollo da 34,20 euro per le giacenze sopra i 5 mila euro.

Le banche più convenienti

Altroconsumo ha pubblicato anche il dettaglio del comportamento delle singole banche.

Fra le banche che hanno aumentato l’Icc troviamo:

  • Unicredit;
  • Banco Bpm;
  • Crédit Agricole;
  • Bper;
  • CheBanca;
  • illimity.

Fra le banche che hanno ridotto l’Icc troviamo:

  • Credem;
  • Bnl;
  • Intesa.

Tra quelle che invece l’hanno mantenuto stabile spicca il Monte dei Paschi di Siena, banca pubblica.

L’indagine però non si è limitata ad un asettico elenco; si può scendere nel dettaglio e capire le motivazioni dietro ciascuno degli aumenti del cartellino Icc.

Unicredit ad esempio ha scelto di aumentare il canone annuo di un euro al mese mentre illimity si è concentrata sul servizio di versamento del 2% di contanti al supermercato (Viacash). Banco Bpm ha sostituito il conto You Welcome New con il conto You che sarebbe a causa del canone Bancomat (24 euro) e CheBanca! infine ha puntato sul conto Digital introducendo delle nuove carte di credito, più costose.

Tutto tace per i giovani, perché?

Ben diverso invece il caso dei giovani che, essendo per loro stessa natura i futuri clienti «dominanti» delle banche, vengono oggi tutelati e trattati con un occhio di riguardo da tutti gli istituti di credito.

Per loro infatti il costo medio con i conti tradizionali è di 71 euro (+1% rispetto al 2021) o 23 euro per i conti online (prezzo invariato rispetto all’anno scorso).

Per le nuove generazioni insomma le banche più convenienti sono, in ordine:

  • Intesa Sanpaolo;
  • Crédit Agricole;
  • N26;
  • Banca Mediolanum.

Ulteriore agevolazione sempre per i più giovani: i costi allo sportello sono diminuiti del 5%.

Il consiglio di Altroconsumo: cambiare servizio

Altroconsumo lascia ai correntisti anche un’altra grande informazione per il loro benessere finanziario.

Stando all’indagine annuale di Banca d’Italia pubblicata a inizio gennaio del 2022, l’associazione sottolinea come nelle carte sia evidente che i conti aperti da più di 10 anni costino 113,50 euro l’anno mentre i conti aperti nell’ultimo anno costino solo 54 euro. Più del doppio; la fedeltà non paga.

Il consiglio, in linea generale, dunque è spostarsi verso l’online e, prima di tutto, cambiare servizio. Per valutare poi caso per caso basta dare uno sguardo al “Riepilogo annuale delle spese”, un documento che riporta movimenti, spese e condizioni del conto dell’anno appena concluso e che viene inviato ad ogni utente verso gennaio o febbraio per posta oppure online nell’apposita sezione dell’home banking.

Valutando così i costi e soprattutto conoscendo le proprie abitudini di consumo è possibile salvaguardare davvero i propri risparmi e decrementare l’eventuale effetto degli ultimi rincari.

Fonte: Money.it

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