HomeBanche d'Italia

I conti correnti online sono più convenienti

I conti correnti online sono più convenienti

La gestione dei risparmi collocati nelle banche online costa, in media, il 32% in più rispetto a settembre 2018: incidono gli assegni e il canone dell

Il Procuratore di Arezzo invia una lettera a Casini sul caso Boschi
Intesa Sanpaolo e Faita-Federcamping: accordo per le imprese del turismo open-air
Banche, la contabilità del ‘fair value’ apre a pratiche quantomeno discutibili

La gestione dei risparmi collocati nelle banche online costa, in media, il 32% in più rispetto a settembre 2018: incidono gli assegni e il canone della carta di credito. Sono stati registrati aumenti anche negli istituti di credito tradizionali, soprattutto per l’internet banking, mentre risparmia chi svolge soltanto le operazioni allo sportello. SosTariffe.it, nel suo ultimo osservatorio, approfondisce l’argomento per capire come sono cambiati i costi di gestione annuali sostenuti dai correntisti italiani rispetto a un anno fa.

«Nell’ultimo anno – si legge nel documento – i costi di gestione dei conti correnti delle principali banche italiane sono cresciuti. A guidare l’ondata di rincari sono le banche online (+32,30%). Aumenti più contenuti (fino a un massimo di +15,73%) si registrano negli istituti di credito tradizionali. Però, in linea di massima, i conti online restano ancora la soluzione più economica di deposito bancario, nonostante l’aumento dei costi. Se teniamo conto dei soli conti attivati in banche online, cioè in istituti di credito con nessuna o poche filiali sul territorio, emerge un rincaro del costo medio annuo complessivo, cresciuto dai 32,72 euro di settembre scorso ai 43,28 di quest’anno. La spesa generale di tenuta del conto è salita in media del 32,30% in 12 mesi. La carta di credito è diventata un lusso, con il suo canone annuo cresciuto dai 12,88 del 2018 euro ai 22,77 euro del 2019 (circa il 76,76% in più). A seguire, tra le voci di spesa che hanno risentito di un incremento, troviamo il prelievo Atm dallo sportello di un’altra banca, che da 0,68 euro è passato a 1,02 euro (con un incremento del 48,70%). In crescita anche il costo dei bonifici disposti ai pochi sportelli convenzionati presenti sul territorio, in cui costo è salito da 2,27 euro a 2,91 euro (con un balzo del 27,87%). Si fanno sentire anche il costo singolo per la domiciliazione delle utenze, salito da 0,17 a 0,23 euro (+36,27%) e il prelievo negli altri Stati membri dell’Unione Europea, che cresce da 0,80 a 1,02 euro (+27,93%). Si risparmia invece sui bonifici online (-30%), sul prelievo di contante allo sportello (-11,93%) e sui movimenti allo sportello (-3,13%)».

Commenti