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La prima pillola che cura l’invecchiamento è in arrivo, e cambierà il mondo

I tanti studi per prevenire i sintomi dell'invecchiamento si stanno per concretizzare.

La prima pillola che cura l’invecchiamento è in arrivo, e cambierà il mondo

L'unica cosa che davvero ci mette tutti sullo stesso livello è l'invecchiamento. Tutti invecchiamo, tutti diventiamo più deboli e più fragili. Questo

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L’unica cosa che davvero ci mette tutti sullo stesso livello è l’invecchiamento. Tutti invecchiamo, tutti diventiamo più deboli e più fragili. Questo tema è ovviamente al centro di discussioni filosofiche, ma soprattutto di ricerche mediche. Esiste un modo per rallentare questo processo?

In questo momento storico moltissimi gruppi di studio, laboratori e agenzie stanno lavorando per raggiungere questo obiettivo e non è più un sogno fantascientifico arrivare a pensare di ottenere una pasticca anti-età nei prossimi anni.

Una esperta linguistica spiega come parlare una nuova lingua con solo 15 minuti di studio al giorno Babbel Come scegliere la spirulina giusta che dà tanti benefici, ed evitare quelle dannose per la salute Bellezza naturale.“È come un fuoco che si diffonde”, dice Ming Xu, che studia la senescenza al Center on Ageing dell’Università del Connecticut. “È una popolazione molto piccola di cellule, ma hanno un effetto molto grande e molto dannoso”. I farmaci che cercano e uccidono queste cellule senescenti, noti come senolitici, sono tra le terapie antietà più promettenti.

Xu e colleghi hanno dimostrato che quando un piccolo numero di cellule senescenti viene trapiantato nei topi, li invecchia. Quindi, quando gli stessi topi vengono trattati, non con la procianidina C1, ma con un cocktail di due diversi farmaci senolitici, le cellule canaglia vengono distrutte ei topi diventano più robusti. I topi subiscono questo trattamento verso i due anni di età, quando sono molto avanti per la loro voita. “È l’equivalente di una persona che inizia il trattamento quando ha 70 o 80 anni, per poi prolungare la propria vita sana da cinque a sei anni”, ha spiegato Xu.

Un’altra opzione è rivolgersi al migliore amico dell’uomo. I cani invecchiano circa sette volte più velocemente degli umani e sperimentano molte delle stesse malattie e declini legati all’età. Nell’ambito del Dog Aging Project negli Stati Uniti, 500 cani stanno aiutando a valutare il valore di un altro presunto trattamento antietà, chiamato rapamicina. La rapamicina colpisce anche le cellule senescenti, così come molti altri segni distintivi dell’invecchiamento.

Gli studi sono tanti e le sperimentazioni vanno avanti da anni. Al momento probabilmente il farmaco più pronto sarebbe la metformina che potrebbe diventare il primo farmaco antietà autorizzato con la capacità non solo di prolungare la vita, ma anche di prolungare una vita sana. Segnerebbe un passaggio dal modello medico prevalente, in cui le malattie vengono trattate in modo reattivo dopo che i sintomi si sono manifestati e la sofferenza è iniziata, a un modello di cura preventivo, in cui i pazienti sono monitorati in modo proattivo e le malattie future vengono evitate.

Fonte: Esquire.it

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