C'è stato il bonus baby sitter, poi quello per le vacanze estiva; c'è stato il bonus per i monopattini elettrici, il "bonus terme", persino il Superbo
C’è stato il bonus baby sitter, poi quello per le vacanze estiva; c’è stato il bonus per i monopattini elettrici, il “bonus terme”, persino il Superbonus 110%, caldeggiato dal Movimento 5 Stelle, per le ristrutturazioni delle villette. Ogni settore, dal turismo all’ecosostenibilità, ha potuto godere di un aiuto da parte dello Stato, per evitare un collasso, o per incentivare un comportamento virtuoso. La salute mentale, invece, no. Non è stata ritenuta prioritaria dal Ministero dell’Economia del governo Draghi che, all’ultimo, ha cassato l’emendamento da 50 milioni di euro che sarebbero serviti come sostegno per chi, anche senza una diagnosi di un disturbo mentale, a causa dell’impatto della pandemia, ha bisogno di assistenza psicologica. E che, anche a causa delle difficoltà economiche scaturite dall’emergenza sanitaria, tra lockdown, misure restrittive e didattica a distanza, non ha la possibilità di pagarsi quel tipo di sostegno, necessario di fronte a depressione, senso di solitudine, ansia o paura di ammalarsi. E sono tante le persone che non possono affrontare il costo di una terapia (parliamo, infatti, di sedute che privatamente costano in media 80 euro, qualcosa in più se il professionista è uno psichiatra e non uno psicologo), tanto che di recente vi abbiamo raccontato del progetto ‘Psicoterapia sospesa’, ovvero un crowdfunding (qui il link) per donne e bambini vittime di violenza e in difficoltà economiche tali da non potersi pagare un percorso psicologico. Al vuoto istituzionale, rispondono le associazioni, ma non è così che si risolvono le cose, non è pensabile poter uscire dall’emergenza attraverso il lavoro dei singoli, senza un piano nazionale strutturato.
L’unica buona notiziache la manovra aumenta il budget del Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche statali che per il 2022 viene “rinforzato” con 20 milioni di euro, per poter garantire quell’assistenza e quel supporto psicologico che gli stessi studenti stanno chiedendo da mesi a gran voce: coscienti come non mai del disastro emotivo e psicologico che stanno vivendo, i ragazzi delle scuole superiori di tutto il paese stanno protestando, occupando e chiedendo aiuto. Loro sì, sono stati presi in reale considerazione dalla manovra, che ha messo in campo nuove risorse per sostenere il personale delle istituzioni scolastiche statali, gli studenti e le famiglie, attraverso servizi professionali per l’assistenza e il supporto psicologici, per una quanto più possibile efficace prevenzione e tempestivo trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza causata dalla pandemia.