Stephen Kerby, del dipartimento di astronomia della Penn State, si è confessato a Inverse.com dicendo che sta cercando un modo per trasmettere un mess
Stephen Kerby, del dipartimento di astronomia della Penn State, si è confessato a Inverse.com dicendo che sta cercando un modo per trasmettere un messaggio utilizzando la potenza del Sole e provando a farlo arrivare più lontano possibile, in modo da poter trovare un ipotetico destinatario.
“Ho deciso di indagare sulle sfide ingegneristiche dell’utilizzo della gravità di una stella per focalizzare le trasmissioni interstellari”, ha detto. “Esaminare queste sfide ci fa capire se l’uso di una stella con la sua lente gravitazionale è un esperimento che ha senso perseguire”.
“Per costruire un sistema di comunicazione a rete stellare, è necessario posizionare un veicolo spaziale trasmittente lontano dal lato opposto del Sole rispetto alla stella bersaglio”, afferma.
Per una stella come il Sole, la sonda deve essere almeno a 500 volte la distanza dalla Terra al Sole. La navicella deve quindi manovrare per mantenere il Sole allineato con il lontano bersaglio interstellare anche perché il Sole oscilla costantemente a causa della forza gravitazionale dei pianeti. Non è semplice.
Ma veniamo a noi. Sarebbe possibile comunicare con una qualche civiltà aliena con questo metodo? La risposta, molto in teoria, è sì, soprattutto se queste entità stanno usando la stessa tecnologia al contrario.
Fonte: Esquire