Con l’obiettivo di creare una catena del valore sostenibile e innovativa nel settore dello storage, la Commissione europea ha dato il via libera al se
Con l’obiettivo di creare una catena del valore sostenibile e innovativa nel settore dello storage, la Commissione europea ha dato il via libera al secondo importante progetto di interesse comune europeo (Ipcei) sulle batterie, a cui partecipano oltre all’Italia anche Austria, Belgio, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Slovacchia, Spagna e Svezia.
Obiettivo: produrre materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie di nuova generazione e che consentirà la riconversione e il riciclaggio delle batterie con metodi innovativi e più efficienti.
Con 12 imprese (Endurance, Enel X, Engitec, Fca Italy, Fiamm, Fluorsid Alkeemia, Fpt Industrial, Green Energy Storage, Italmatch Chemicals, Manz Italia, Midac, Solvay) e 2 centri di ricerca (Enea e Fondazione Bruno Kessler) l’Italia partecipa godendo di un’erogazione di aiuti di Stato per oltre 600 milioni di euro.
Proprio nei laboratori di Trento della Pmi innovativa Green Energy Storage (Ges) è allo studio una batteria a flusso che promette di rivoluzionare il mondo dello storage e delle energie rinnovabili.
È Salvatore Pinto qui nelle vesti di presidente di Ges (Pinto è anche presidente di Axpo Italia) a raccontarci su quale binari si stanno portando avanti le ricerche.
Così Ges punta a realizzare una batteria a flusso tecnologicamente disruptive e in grado di rispondere all’esigenza europea e mondiale di sistemi di accumulo che favoriscano la transizione energetica.
La riciclabilità dei componenti e la facilità di assemblaggio e disassemblaggio sono altri fattori che puntano a garantire gli standard di sostenibilità e di economia circolare.
In linea con il proprio business plan altri brevetti dovrebbero essere depositati nel corso dell’anno… Ges fa parte della European Battery Initiative.
Fonte: www.greenplanner.it