HomePolitica Italiana

SILVIO BERLUSCONI E L’EREDITA’ POLITICA

SILVIO BERLUSCONI E L’EREDITA’ POLITICA

Per Gentile Concessione Del Nuovo Giornale Nazionale.it E’ scomparso un protagonista degli ultimi trent’anni della Storia politica italiana. Sil

It was sign at Segradifesa a tecnique agreement with Serbia in the sector of defense
Fare dell’ Ucraina un luogo di dialogo solo in modo neutrale
L’Intelligenza artificiale può generare 312 miliardi di valore aggiunto per l’Italia

Per Gentile Concessione Del Nuovo Giornale Nazionale.it

E’ scomparso un protagonista degli ultimi trent’anni della Storia politica italiana.

Silvio Berlusconi lascia una eredità, per versi preziosa, da valutare in profondità, per il valore e gli effetti del fare di questo particolare politico Italiano.

Nonostante il cinismo e la crudeltà della politica, non sarà facile colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa di Berlusconi.
Geniale ed enigmatico il Cavaliere lascia una profonda impronta che non potrà essere ignorata.

Protagonista del proprio addio, come lo sanno essere soltanto coloro che hanno svolto un ruolo di primo piano nella storia del proprio Paese, Silvio Berlusconi in realtà è come se avesse cambiato palcoscenico, balzando sull’onda delle prime pagine di media di tutto il mondo, dall’attualità alla storia.

Alle sue innate, poliedriche, capacità visionarie, Berlusconi sapeva aggiungere l’essenziale caratteristica della pragmaticità. In grado di convincere e trascinare tutti, conservava una predisposizione per i dettagli e il perfezionismo.

Politicamente e storicamente lascia una eredità complessa e per molti versi controversa.

All’intuizione del crollo delle ideologie e della fondazione di un nuovo partito, Forza Italia, col quale già all’esordio nelle elezioni del 1994 conquistò la maggioranza parlamentare e la guida del Governo, sono seguite molte ombre in particolare sul fronte dei rapporti con esponenti mafiosi che, secondo varie Procure della Repubblica, sarebbero stati mediati da Marcello Dell’Utri. Come confermerebbe la condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa dell’ex senatore.

Fino agli ultimi giorni ha seguito l’attività della maggioranza politica che sostiene il primo governo di centrodestra guidato da un Premier, donna, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Maggioranza di Governo della quale il Cavaliere alla guida di Forza Italia è stato parte integrante.

Facile prevedere le lacrime di coccodrillo di molti di coloro che l’hanno in tutti i modi osteggiato e che ora si precipiteranno a rimpiangere e perfino ad applaudire il suo costante ruolo di leader di riferimento di un centro destra liberale e non populista, europeo ed internazionalmente equidistante, abile amico di Vladimir Putin ma anche dell’ex Presidente americano George W. Bush.

Il suo capolavoro, che purtroppo non potrà godersi, o forse sì, da un’altra dimensione, saranno i funerali di Stato in cui tutti i suoi vecchi nemici prenderanno commiato da Lui, riconoscendogli le doti straordinarie che lo hanno fatto entrare di diritto nella modesta storia contemporanea degli ultimi trent’anni di questo Paese.

A cura di Paola Bergamo

Commenti