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Proroga fattura elettronica obbligatoria fino al 2024, anche per i forfettari

È arrivato l’ok dell’UE: la fattura elettronica è obbligatoria fino al 2024, e viene estesa anche alle partite IVA in regime forfettario. Le ultime novità sulla proroga e i prossimi passi per l’Italia.

Proroga fattura elettronica obbligatoria fino al 2024, anche per i forfettari

L’obbligo di fattura elettronica è stato esteso fino al 31 dicembre 2024 e tra i soggetti inclusi ci sono anche le partite IVA in regime forfettario.

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L’obbligo di fattura elettronica è stato esteso fino al 31 dicembre 2024 e tra i soggetti inclusi ci sono anche le partite IVA in regime forfettario. Le richieste fatte all’Europa erano queste due, e sono state accettate entrambe.

Una proroga di tre anni, quindi, sull’obbligo di e-fattura, e per una platea più estesa di soggetti.

La proposta dell’Italia riguarda la richiesta di autorizzazione di continuare ad applicare la deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA: in questo modo, si può continuare a imporre la fatturazione elettronica obbligatoria. La deroga vigente, infatti, sarebbe scaduta il prossimo 31 dicembre 2021.

Il Comitato dei rappresentanti permanenti ha dato il via libera: manca l’ok definitivo del Consiglio UE, e la pubblicazione della decisione sulla “Gazzetta Ufficiale” comunitaria. L’estensione ai forfettari dovrà poi essere tradotta con una norma ad hoc nell’ordinamento italiano. Mancano, quindi, solo gli ultimi passaggi.

L’Italia, dal canto suo, è pronta a chiudere un report sull’omessa fatturazione, comprensivo anche delle misure pensate per chi non fattura (né in digitale né in cartaceo). Dopo il report, in base alla cronologia degli impegni concordati con la Commissione Europea, la norma italiana dovrebbe arrivare entro la prima metà del 2022.

Fattura elettronica fino al 2024 anche per i forfettari: le novità in arrivo

Non solo: la fatturazione elettronica ha anche migliorato il funzionamento della macchina amministrativa, con la diminuzione del tempo necessario per individuare le irregolarità, e allo stesso tempo sono state migliorate anche le analisi dei rischi.

Altro elemento di forza della fattura elettronica è l’effetto deterrente nei confronti dei comportamenti fraudolenti ed evasivi.

Tra le novità più importanti, però, c’è l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche alle partite IVA in regime forfettario, attualmente escluse (come tutti quelli che si trovano in un regime agevolato). L’ampliamento della platea dei soggetti obbligati comporterebbe, da parte del Fisco, una visione ancora più estesa delle operazioni effettuate.

Proroga fattura elettronica al 2024: cosa cambia per i forfettari?

Ad oggi, il 10% delle partite IVA forfettarie già emettono fattura elettronica, pur non essendo tra i soggetti obbligati. Il motivo risiede in alcuni vantaggi che la fattura elettronica porta con sé, per esempio il regime premiale (introdotto dalla Legge di Bilancio 2020) che consiste nella riduzione di un anno del termine di accertamento.

Tra gli altri pro da tenere in considerazione:

  • la conservazione sostitutiva dei documenti, che comporta anche un risparmio sui costi di stampa;
  • il processo della contabilizzazione dei dati più rapido;
  • c’è una maggiore efficienza nei rapporti commerciali tra clienti e fornitori.

Inoltre, la Pubblica Amministrazione accetta solo pagamenti elettronici dal 2015.

L’obbligo di fattura elettronica esteso ai forfettari, qualora venisse confermato, si applicherebbe solo alle partite IVA stabiliti in Italia, per chi risiede e opera all’estero resterebbe un adempimento facoltativo.

Fonte: Money.it

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