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BofA vede lo spread a 100. L’aumento? Un’occasione per comprare Btp

L'investment bank non crede allo scenario di voto anticipato (anche se in questo caso il differenziale potrebbe salire fino a 140) e nelle due ipotesi di soluzione della crisi (Conte Bis o nuovo premier) la distanza di rendimento tra titoli italiani e tedeschi tornerà a contrarsi rapidamente

BofA vede lo spread a 100. L’aumento? Un’occasione per comprare Btp

Per BofA lo scenario di elezioni anticipate non ha molte chance. Anzi l'investment bank considera la finestra di rialzo dello spread che si è aperta c

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Per BofA lo scenario di elezioni anticipate non ha molte chance. Anzi l’investment bank considera la finestra di rialzo dello spread che si è aperta con la crisi di governo, “un’occasione per comprare i titoli di Stato italiani”, spiegano i due analisi Erjon Satko e Chiara Angeloni dato che prevedono che il differenziale scenderà a 100 punti base.

Intanto già stamattina lo spread ha iniziato a scendere. E’ a 116,7 punti base, due punti in meno rispetto alla chiusura di ieri quando aveva avuto un netto allargamento arrivando fino a 120 punti per via dei timori di margini stretti per la sopravvivenza del governo Conte e quindi di un ritorno alle urne a giugno, pandemia permettendo.

“I Btp hanno attirato un’attenzione significativa nelle ultime due settimane, soprattutto nel contesto di una resa dei conti politica tra Italia Viva e il resto del governo. Dopo le dimissioni dei ministri di Italia Viva, tutti gli scenari di governo sono sul tavolo, “compreso quello delle elezioni anticipate che è anche il meno probabile, a nostro avviso”, avverte BofA.

Su tutto domina poi la Bce che con i suoi acquisti contribuisce a calmierare la volatilità dello spread. “Tutto considerato, e consapevoli dei rischi derivanti da misure di lockdown più lunghe del previsto, riteniamo che la tendenza agli spread periferici rimanga orientata al ribasso. Il nostro scenario centrale è quello di un rapido repricing dello spread tra Btp e Bund a 100 punti base una volta che il rischio politico interno svanirà”, spiega BofA.

Gli analisti affermano che nel caso di elezioni a giugno, “lo spread potrebbe salire fino a 140 punti base seguito da un ulteriore sell-off se il nuovo governo includesse elementi euroscettici”. Ma questo, come si diceva, non è l’ipotesi a cui BofA crede di più. Al momento la situazione è fluida in attesa che il premier Giuseppe Conte, come annunciato, vada alla Camera lunedì e al Senato martedì per testare la fiducia del suo esecutivo dopo l’affondo di Italia Viva. “Le dimissioni dei ministri di Italia Viva non implicano automaticamente la fine del governo”, sottolinea BofA che punta su due possibili soluzioni della crisi al posto del voto.

La prima vede Conte alla guida di un nuovo governo, sostenuto dalla stessa maggioranza (Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, partiti di sinistra e Italia Viva) o da una coalizione leggermente cambiata (con un gruppo di parlamentari che entra in sostituzione dei parlamentari di Italia Viva). Il secondo scenario è un governo guidato da un nuovo primo ministro. Questo implica le dimissioni dell’attuale governo, e come da iter, un giro di consultazioni del presidente della Repubblica e un nuovo candidato premier.

Il terzo scenario, le elezioni anticipate, “si verificherà soltanto in caso di fallimento delle altre opzioni e resta in ogni caso un evento a bassa probabilità. Insieme agli ostacoli di fare elezioni durante una pandemia, la riforma costituzionale che taglia il numero dei deputati rende poco accettabile uno scenario di elezioni anticipate per i partiti politici perché tutti avrebbero una capacità significativamente inferiore di rieleggere i loro rappresentanti”, dice BofA.

Più in generale “la combinazione di un lento recupero delle economie grazie alle campagne vaccinali, al continuo sostegno della politica monetaria e allo slancio positivo della politica europea grazie ai fondi del Next Generation Ue e ai titoli Sure crea un ambiente coerente con un ulteriore inasprimento degli spread creditizi in euro. Gli spread sovrani dell’area dell’euro, e i Btp in particolare, hanno ricevuto un ulteriore impulso dalla proposta Merkel-Macron sul pacchetto di ripresa dell’Ue, che ha di fatto aperto la strada all’emissione comune di debito dell’Ue. Da allora ciò ha sostenuto un’ulteriore stretta negli spread governativi”, ricorda BofA. Infine l’investment bank rileva che il Btp a 15 anni emesso la scorsa settimana dal Mef ha avuto il 29% di richiesta dal Regno Unito, il 26% dall’Italia e il 14% da Germania, Austria e Svizzera.

Fonte: www.milanofinanza.it

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