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Equita: le banche italiane sono il tesoro dello Stato

I Btp sono infatti saliti ai massimi da 22 anni. E in cambio lo Stato sta salvando i bilanci degli istituti grazie alla garanzia sui prestiti alle imprese, che rendono da 2 a 4 volte tanto quelli standard. Per la Sim è il momento adatto per comprare casa perché i costi non potranno scendere ulteriormente

Equita: le banche italiane sono il tesoro dello Stato

I dati pubblicati da Banca d'Italia sul settore finanziario relativi al mese di luglio hanno confermato la progressiva accelerazione dei prestiti nei

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I dati pubblicati da Banca d’Italia sul settore finanziario relativi al mese di luglio hanno confermato la progressiva accelerazione dei prestiti nei confronti del settore privato, in crescita del 2,8% anno su anno, rispetto al +2,3% di giugno. Equita Sim oggi nota che il dato deriva “evidentemente dal contributo delle erogazioni garantite dallo Stato, in un contesto di ulteriore riduzione degli spread sulle nuove attività”.

L’accelerazione nei prestiti è legata soprattutto al segmento delle piccole e medie imprese che ha riportato un tasso di crescita del 4,4% contro il +3,7% di giugno, ovvero il livello più elevato da novembre 2011. Secondo la Sim milanese, questo andamento è molto probabilmente legato al contributo dei prestiti garantiti dallo Stato che da inizio anno, in base ai calcoli degli analisti, rappresentano il 30% delle erogazioni societarie.

Queste erogazioni protette sono aumentate da 51 miliardi a fine maggio a 90 miliardi a fine agosto, quasi raddoppiando, e rappresentano “una modalità di finanziamento tutto sommato conveniente per le imprese e vantaggiosa per le banche”, spiega Equita. Infatti, in termini di remunerazione del capitale allocato, la Sim stima un rendimento di 2 fino a 4 volte superiore rispetto alle operazioni non garantite.

A ciò si aggiunga il fatto che il contesto degli spread, ovvero il differenziale che paga la clientela rispetto al costo del denaro, resta molto favorevole, visto che i tassi attivi sulle nuove erogazioni sono scesi ulteriormente sia sul segmento delle pmi, che ha registrato un calo di 7 punti base a luglio nei confronti del mese precedente al tasso dell’1,16%, che in quello dei mutui. Infatti i prestiti alle famiglie per l’acquisto della casa è diminuito a sua volta di 2 punti base all’1,59%. Per Equita il mercato ha ormai raggiunto “livelli di pricing quasi incomprimibili”.

Questo ambiente favorevole fa stimare agli specialisti un margine di guadagno delle banche (net interest income) per il 2020 dell’1,4% e “un contesto leggermente più favorevole del previsto in termini di volumi (con una stima di crescita del 2,4%) rispetto allo spread. Intanto il tasso di crescita degli Npl risulta stabile mese su mese al 3% rispetto al 3,6% di giugno. Anche in questo caso, l’estensione dei termini delle moratorie a gennaio (scadono a settembre), permette alle banche “una sostanziale sterilizzazione del tasso di deterioramento dei portafogli”.

Nel frattempo, le banche hanno continuato a comprare titoli di Stato (+7 miliardi a luglio rispetto a giugno, in crescita dell’1%), nonostante la Bce non sia favorevole all’accumulo di debito pubblico del proprio Paese negli istituti dell’Eurozona. Ma è anche vero che i Btp a 10 anni rendono l’1% contro lo 0,32% della Spagna e il -0,45% della Germania. Oggi gli istituti italiani detengono in portafoglio 440 miliardi di euro, il livello più alto dal 1998, calcola Equita. “Anche durante la crisi legata al Covid-19, i titoli di Stato si confermano il bene rifugio delle banche domestiche”, conclude la Sim milanese.

Fonte : www.milanofinanza.it

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