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Ad Amatrice si lavora per costruire la scuola provvisoria. Ventidue moduli arrivati dal Trentino: “Il 13 l’inaugurazione”

Ad Amatrice si lavora per costruire la scuola provvisoria. Ventidue moduli arrivati dal Trentino: “Il 13 l’inaugurazione”

La vita ad Amatrice prova a ricominciare dalla scuola, che è proprio uno dei simboli del grande crollo. Nella frazione di San Cipriano sono già in

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La vita ad Amatrice prova a ricominciare dalla scuola, che è proprio uno dei simboli del grande crollo. Nella frazione di San Cipriano sono già iniziati i lavori per mettere in piedi una struttura provvisoria, come del resto sarà la città, capace di ospitare duecento studenti. L’inaugurazione è fissata per il 13 settembre: “Entro quella data la vogliamo consegnare per garantire l’inizio dell’anno scolastico”, fanno sapere gli uomini della Protezione civile del Trentino mentre sono al lavoro le ruspe. C’è un grande spiazzale che in queste ore viene spianato per montare pedane su cui applicare ventidue aule modulari, che comporranno la scuola e che stanno arrivando dal Trentino. Ogni camion può trasportare uno di questi moduli.

“Tutte le nostre forze – spiega il capo della Protezione civile trentina, Stefano De Vigili – sono ora rivolte alla realizzazione nel più breve tempo possibile della scuola. Abbiamo predisposto turni di lavoro di 12 ore per assemblare i 22 moduli che comporranno la scuola, che ospiterà 200 alunni, tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado”. A completamento dell’edificio scolastico – sottolinea la Protezione civile di Trento – sarà realizzata una copertura in legno, non necessaria ai prefabbricati, ma opportuna nell’intento di limitare l’impatto di provvisorietà della struttura e quindi rendere l’opera nel complesso più armoniosa e meno impattante, a livello psicologico, per i ragazzi.

La nuova scuola ospiterà ragazzi di diversi istituti, attualmente pericolanti o crollati. Di ciò il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha parlato con i dirigenti scolastici del comune di Rieti, quindi dei quali sono presidi di scuole inagibili. “Non vi lasciamo soli”, ha assicurato loro il ministro. Presente all’incontro anche Vincenza Bussi, la preside uscente della scuola di Amatrice distrutta dal terremoto. Il ministro ha promesso “massima operatività e un contatto costante con la task force del Miur insediata a Rieti. Nei primi giorni di operatività della struttura è prevista la raccolta di tutti i dati per poi fare il punto e capire cosa serve istituto per istituto”. Per garantire quindi a tutti gli istituti una ripartenza entro i prossimi quindici giorni.

fonte huffingtonpost.it

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