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Retewebitalia.net dichiara: non è stato fatto nessun acquisto dell’Unità

Retewebitalia.net dichiara: non è stato fatto nessun acquisto dell’Unità

Pubblichiamo una smentita circa il presunto acquisto della testata “L’Unità” inviataci dalfondatore di  Marcello Silvestri di ReteWebItalia.net Retew

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Pubblichiamo una smentita circa il presunto acquisto della testata “L’Unità” inviataci dalfondatore di  Marcello Silvestri di ReteWebItalia.net

Retewebitalia.net dichiara : non è’ stato fatto nessun acquisto dell’Unita . C’è un interesse di investitori che valutato un progetto di rilancio potrebbero fare una proposta concreta.

Si è vero, retewebitalia.net non ha avuto contatti con Piesse Srl editore de “L’Unità”. In primis in forza al fatto che gli investitori potenziali, per i quali retewebitalia.net ricopre un incarico semplicemente di conoscitore del settore nel valutare una possibile operazione editoriale, sono un pool di esperti della materia editoriale e di comunicazione, i quali unitamente alla molteplicità di relazioni che il network dispone stanno ancora effettuando una prima valutazione del reale valore di mercato di un quotidiano nel panorama Nazionale. Per questo abbiamo segnalato la testata “L’Unità”. Abbiamo inoltre indicato un progetto  di rilancio della testata per conto di un potenziale acquirente ed eventualmente organizzare una redazione innovativa, oltre che una eventuale ipotesi di ricollocamento con nuove soluzioni: professionisti, giornalisti di vari settori che, vista l’importanza e la grandezza di una testata come “L’Unità”, la quale, eventualmente ridisegnata ed innovata, potrebbe proporre nuovi sistemi di informazione di interesse pubblico e sociale, nel fornire informazione scritta, visiva e audio (ad esempio per i portatori di handicap) e per ampliare l’utenza.
Il progetto sarebbe teso a :
  • Riportare dichiarazioni per la Politica giornalisticamente Sintetiche. Ricordiamo che i tempi di lettura oggi si sono ridotti;
  • Qualificare l’utilità del quotidiano per portare soluzioni su come generare lavoro tra i giovani, con suggerimenti ed idee attuabili alla portata di tutti. Anche in aree geograficamente lontane da centri abitati e aree colpite da eventi naturali di grave entità. Capire e relazionare su come L’Unità in formato cartaceo possa essere distribuita ed eventualmente acquistata in edicole di grande passaggio, stampata in tirature limitate in un formato tascabile e differente dal quotidiano standard;
  • Non ultimo on-Line, un progetto che può generare informazione in un target di utenza al passo con i tempi, dove prenderebbe più vigore mediatico ed assenso per sostenere le idee ed i propositi di giovani e disoccupati in una funzione sociale a favore di chi ha necessità di idee per lavorare e mantenere le proprie famiglie. Occorre riflettere sul fatto che molte edicole hanno chiuso poiché la tipologia delle persone che camminano per strada oggi è cambiata e conseguentemente si vendono meno giornali. Un tempo in edicola andavamo tutti ed i quotidiani ed i periodici erano acquistati da più utenza di oggi.

Per questi motivi occorre valutare quanto vale la testata L’Unità, i costi di mantenimento e le potenzialità di raccolta pubblicitaria per poter indicare a chi ci ha fornito un incarico di valutazione una situazione reale possibile editoriale ed economica finalizzata ad un eventuale acquisto.

Data la dichiarazione di Mora di aver acquistato la testata, riteniamo che tale dichiarazione sia stata frutto di un involontario malinteso in quanto L’Unità non è stata acquistata né avviata alcuna trattativa con la proprietà. Pertanto in primis non si è cercata la proprietà de “L’Unità” senza basi concrete ed un progetto da attuare, ma la valutazione dell operazione di interesse di terzi per poi mettere in condizione i potenziali acquirenti di generare un contatto con la proprietà, al fine di formulare una proposta di possibile acquisto per un valore equo ad oggi ancora da quantificare, aldilà della eventuale richiesta della proprietà della testata .

L’editore dichiara a ragione di non essere stato contattato.

Retewebitalia.net dichiara espressamente di non aver acquistato né per sé né per terzi la testata l’Unita. Si dichiara solo che vi sono potenziali acquirenti per l’acquisto, in un ottica di un progetto di rilancio e di gestione editoriale con finalità all’avanguardia, utili a dare vita ad un nuovo modo di generare informazione. Finalità Informative, Sociali, Occupazionali, Culturali ed Ambientali e non ultimo di infondere istruzione alle nuove generazioni nel rispetto del Paese e delle Sue Leggi.

Mora ha cercato una soluzione per l’Unità.

Aldilà della, riteniamo involontaria dichiarazione televisiva di Mora di aver acquistato L’Unità, una ultima osservazione è doverosa.
Mora ha cercato una soluzione per l’Unità.
Vogliamo demonizzarlo per questo? Ha fornito una soluzione possibile per ridare posti di lavoro a chi non ne ha, ai giovani invitandoli a seguire la sua pagina social per la ricerca di volti nuovi per la TV, materia in cui è stato ed è un professionista affermato.
A seguito della sua esperienza di manager del mondo della comunicazione e dello spettacolo ora anche con iniziative nel sociale ha cercato di fornire una possibile soluzione per ricompattare il gruppo dei giornalisti che potrebbero ridare vita al loro Giornale. L’Unità.
Vogliamo ricordare  nel corso degli anni gli svariati tentativi di acquistare la testata, senza esito positivo dopo lunghe trattative portando i giornalisti tutti anche a subire danni psicologici e morali. In questo momento il clamore mediatico che ha suscitato la vicenda riteniamo possa solo agevolare l’attenzione di più potenziali acquirenti che, non solo tramite nostro ma direttamente, possono favorire la vendita della testata fondata da Antonio Gramsci per generare informazione per i giovani e per i lavoratori.
I tempi cambiano, parlare di usi e consuetudini di oggi solo 20 anni fa avrebbe fatto scalpore, le idee di Lele Mora di fornire suggerimenti e informazione per generare informazioni e lavoro nel 2018 possono comunque essere paragonate quantomeno per visione di progresso a un grande comunicatore quale fu Antonio Gramsci.
Resta il fatto di aver dichiarato con la presente di non aver né acquistato né aver nominato direttori o qualsivoglia persona per una iniziativa ad oggi inesistente sia progettualmente che economicamente.
Marcello Silvestri

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