Fonte: Firstonline.it Da cinque anni le emissioni di anidride carbonica degli aerei sono uno dei punti di maggiore attacco delle associazioni ambie
Fonte: Firstonline.it
Da cinque anni le emissioni di anidride carbonica degli aerei sono uno dei punti di maggiore attacco delle associazioni ambientaliste. Greta Thunberg ne ha fatto una questione personale girando il mondo senza mai prendere un aereo, proprio perché il è mezzo altamente inquinante.
Sperimentazioni e investimenti
Italiani e francesi metteranno in campo test per studiare e validare due approcci diversi per il rifornimento di idrogeno negli aerei e nei mezzi aeroportuali. I viaggiatori forse non se ne accorgeranno, ma l’aria esterna ai gate sarà migliore. A Milano si sperimenterà il rifornimento diretto, mentre a Parigi avverrà mediante la sostituzione di serbatoi riempiti in luoghi lontani dallo scalo.
L’aviazione mondiale è responsabile di circa il 3% delle emissioni di gas serra e la sperimentazione di carburanti alternativi dovrà prendere un’andatura più veloce e cercare tecnologie a costi decrescenti. “Noi – ha detto Alessandro Fidato, CEO di SEA Aeroporti vogliamo svolgere un ruolo attivo anche a supporto di coloro che costruiscono aeromobili e operano collegamenti aerei”. A Malpensa oltre al rifornimento diretto sulla pista, anche i mezzi interni all’aeroporto dovranno andare a idrogeno. Un progetto stimolante che nella ricerca green avvicina due grandi città europee. Visti i tempi, però, auguriamoci che questi esperimenti non finiscano, in un modo o nell’altro, per gravare sui costi dei biglietti Greta Thunberg recluterebbe migliaia di compagni di viaggio, ma- ironia della sorte- con motivazioni opposte alle sue.