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Leonardo: il rally non è finito?

Leonardo: il rally non è  finito?

Da gennaio le quotazioni di Leonardo hanno messo a segno un rialzo del 50% circa portandosi a 9,6 euro ma per gli analisti il titolo ha ancora benzina

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Da gennaio le quotazioni di Leonardo hanno messo a segno un rialzo del 50% circa portandosi a 9,6 euro ma per gli analisti il titolo ha ancora benzina per correre. Secondo le banche d’affari che coprono il titolo, le azioni hanno un potenziale di rialzo del 17,3%, che porterebbe i prezzi sopra gli 11 euro. Ma c’è chi si spinge oltre.
È il caso di Banca Akros e Deutsche Bank, che consigliano di compare le azioni (buy) con un target price di 12 euro. Più ottimisti gli analisti di Morningstar, che suggeriscono buy con un prezzo obiettivo di 12,72 euro mentre analogo suggerimento, anche se con un target price più contenuto arriva da Bestinver Securities (10,5 euro), Equita sim (11 euro), Kepler Cheuvreux (11,70 euro).

Su 20 broker che coprono il titolo, 16 suggeriscono buy, 2 hold e 2 sell.

Leonardo: oltre analisti anche rumors su fusione con Fincantieri

I titoli Leonardo, già reduci da un periodo positivo sull’attesa di aumenti alle spese militari a causa della guerra in Ucrainanegli ultimi giorni sono tornati sotto i riflettori del mercato sulle rinnovate voci che nel futuro del gruppo possa esserci una integrazione con Fincantieri.  Lo scorso 20 aprile, La Stampa ha riportato che, in vista del rinnovo del cda di Fincantieri, potrebbe entrare in gioco per il ruolo di amministratore delegato Lorenzo Mariani, executive director di Mbda, il consorzio di Leonardo, Bae Systems e Airbus, e già manager di Finmeccanica.

Come suggerito dal quotidiano, questa scelta potrebbe ‘facilitare l’integrazione tra i due colossi di Stato (Leonardo e Fincantieri, ndr), accarezzata già da diversi governi’.

Tale ipotesi è condivisa dagli analisti di Intesa Sanpaolo, mentre da Equita restano più cauti, indicando di non ritenere la scelta di Mariani il segnale di una decisione già presa sulla fusione. Anche se, aggiungono che ‘nell’attuale contesto geopolitico riteniamo che la creazione di un unico polo nazionale della difesa (con ramificazioni nel civile) con dimensioni tali da colmare in parte il gap rispetto ai principali concorrenti possa essere rispolverato’, anche se ‘resterebbero da chiarire modalità e tempi di realizzazione’.

Nel frattempo, la società ha reso nota l’assegnazione del contratto del valore di 29 milioni di dollari da parte del Dipartimento della Difesa Usa per la fornitura di elicotteri AW119Kx nell’ambito dei programmi FMS (Foreign Military Sales) per Israele.

L’Esercito degli Stati Uniti sara’ responsabile degli aspetti contrattuali e gli elicotteri saranno prodotti presso lo stabilimento Leonardo di Philadelphia in Pennsylvania, si legge in un comunicato.

Fonte: Wallstreetitalia.it

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