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Metaverso: le aziende credono che per il 71% sarà positivo

La realtà parallela presentata da Meta porta già a pensare nuovi prodotti, servizi e modelli di business. Ma richiederà una forte governance, tutela della privacy e interoperabilità. Fondamentale il 5G per sostenere il traffico dati

Metaverso: le aziende credono che per il 71% sarà positivo

C’è il metaverso al centro delle innovazioni tecnologiche del 2022: il nuovo internet costruito per essere un “continuum” di applicazioni ed esperienz

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C’è il metaverso al centro delle innovazioni tecnologiche del 2022: il nuovo internet costruito per essere un “continuum” di applicazioni ed esperienze online sarà una vera rivoluzione per le imprese e per i consumatori. Lo afferma il nuovo studio di Accenture “Tech vision 2022 – Meet me in the metaverse”  Il report integra i risultati di un sondaggio in cui il 71% delle imprese ha affermato che il metaverso avrà probabilmente un impatto positivo per il business. Di queste il 28% parla di vera “rivoluzione”.
Il metaverso è un modo totalmente nuovo di strutturare l’esperienza su internet e Accenture lo definisce “Metaverse continuum”, una gamma di mondi, realtà e modelli di business potenziati digitalmente che potrebbero radicalmente cambiare il modo di fare impresa (per esempio, l’interazione con i clienti, l’offerta di prodotti e servizi) e di vivere la vita di tutti i giorni (il lavoro, lo studio, l’interazione sociale, l’intrattenimento) nel giro dei prossimi dieci anni.

Oltre il metaverso: il 5G alla base dell’innovazione

Il primo, definito “WebMe”, è quello che riguarda specificamente il nuovo modo di immaginare internet tramite il metaverso.

Il secondo, “Programmable world”, tocca le innovazioni del mondo fisico che costituiscono la base delle evoluzioni nel mondo virtuale. Senza le prime non possono esserci le seconde. Si tratta di tecnologie come la connettività 5G, la realtà virtuale e aumentata, che abilitano automazione e personalizzazione.

The Unreal e il lato oscuro dell’Ai

Il terzo trend è The Unreal e descrive come i nostri ambienti digitali saranno in misura crescente caratterizzati dalla presenza di sistemi informatici che assomigliano agli essere umani. Si tratta di qualità che diventano sempre più intrinseche nell’Ai e persino nei dati che le imprese usano. Ma anche gli attori del cybercrime usano questi sistemi – pensiamo ai deepfake. Sarà a volte molto difficile capire che cosa è reale e che cosa non lo è.

Il quarto trend è “Computing the impossible” e indica le prossime evoluzioni del calcolo informatico, dall’High performance computing (Hpc) al quantum computing.

Proteggere i dati sarà essenziale

Le rivoluzioni del metaverso e, in generale, del continuum tecnologico che porterà a livelli superiori l’integrazione tra reale e digitale passano per tecnologie note, come il cloud e il 3D e l’intelligenza artificiale, ma integrate a livelli senza precedenti. Ciò richiederà una serie di cambiamenti.

Innanzitutto occorrerà una forte interoperabilità tecnologica basata sulle Api o il continuum non sarà tale. Poi servirà garantire la trasparenza sugli loro algoritmi di Ai e la protezione dei dati personali, per costruire un senso di trust o fiducia nelle innovazioni e dare agli utenti il controllo sui loro dati. Di questi dovranno essere verificati la provenienza, la validità e il valore. E gli accessi al nuovo web e alle sue applicazioni dovranno essere autenticati in modo sicuro.

Meta vieta la pubblicazione degli indirizzi privati

Non è un caso che Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha deciso che non permetterà più agli utenti delle due piattaforme di condividere gli indirizzi privati degli iscritti, anche se già di dominio pubblico. La richiesta di modifica è arrivata dall’Oversight Board, un organismo indipendente nato a novembre del 2018 che analizza e propone modifiche per la moderazione dei contenuti sulle piattaforme di proprietà di Meta. L’azienda ha accolto dopo mesi l’indicazione e apportato la modifica.

Prima chiunque poteva postare sulle proprie bacheche i dettagli dell’abitazione, comprese le foto degli esterni, di personaggi, famosi o meno, le cui informazioni fossero già apparse altrove, ad esempio articoli di giornali e sul web. L’Oversight Board ha chiesto di eliminare l’eccezione, in quanto l’utente potrebbe diventare vittima di doxing (la diffusione di informazioni private), intimidazioni o stalking.

Fonte: Corrierecomunicazione.it

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