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Istat. Per l’industria italiana a dicembre +2,5% di fatturato

Istat. Per l’industria italiana a dicembre +2,5% di fatturato

Secondo i dati Istat a dicembre per il fatturato dell’industria italiana si rileva, per il terzo mese consecutivo, un incremento congiunturale (+2,5%)

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Secondo i dati Istat a dicembre per il fatturato dell’industria italiana si rileva, per il terzo mese consecutivo, un incremento congiunturale (+2,5%). L’indice destagionalizzato raggiunge il livello più elevato (110,0) da ottobre 2008. Nel quarto trimestre la crescita, rispetto al trimestre precedente, è pari al 2,9%.

Gli ordinativi a dicembre mostrano un deciso incremento congiunturale (+6,5%); nel quarto trimestre l’aumento, rispetto al trimestre precedente, è del 3,6%.

Nella media del 2017 il fatturato, corretto per gli effetti di calendario, registra un incremento in valore del 5,1%. Per il solo comparto manifatturiero la crescita del fatturato in volume è pari al 3,3%.

La crescita congiunturale del fatturato a dicembre è dovuta sia al mercato interno (+2,9%), sia a quello estero (+1,9%). Anche gli ordinativi segnano incrementi per entrambi i mercati (+7,6% per il mercato interno e +5,1% per quello estero).

Gli indici destagionalizzati del fatturato mostrano incrementi congiunturali diffusi a tutti i raggruppamenti principali di industrie ma più rilevanti per l’energia (+5,7%).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di dicembre 2016) il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 7,2%, con incrementi del 7,3% sul mercato interno e del 7,1% su quello estero.

L’indice grezzo del fatturato aumenta, in termini tendenziali, dello 0,7%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dell’energia.

Per il fatturato tutti i settori registrano incrementi tendenziali, quello maggiore del comparto manifatturiero si rileva nella fabbricazione di prodotti di elettronica ed ottica (+17,6%).

Nel confronto con il mese di dicembre 2016, l’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 6,9%. Tutti i settori, ad eccezione della metallurgia (-0,8%), registrano incrementi; particolarmente significativi risultano quelli dell’elettronica (+22,6%) e delle apparecchiature elettriche (+21,4).

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