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Consumo di suolo, per monitorarlo nasce ‘Soil Monitor’

Consumo di suolo, per monitorarlo nasce ‘Soil Monitor’

La piattaforma permetterà a progettisti ed enti locali una pianificazione e una gestione sostenibile del paesaggioAnalizzare e quantificare le variazi

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La piattaforma permetterà a progettisti ed enti locali una pianificazione e una gestione sostenibile del paesaggioj_52724_01Analizzare e quantificare le variazioni di consumo di suolo e di uso agricolo del suolo a scala di dettaglio su tutto il territorio nazionale.

Queste le funzionalità attive sulla piattaforma web Soil Monitor (disponibile solo nella versione beta), nata dal lavoro triennale del centro di ricerca Crisp (di cui fanno parte l’Università di Napoli Federico II e il Centro Nazionale Ricerche – CNR) con la collaborazione di Ispra, di Geosolutions e dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e presentato ieri al Senato.

Consumo di suolo: le funzionalità di Soil Monitor

Questo nuovo strumento innovativo, che interagisce con le banche dati Ispra e le piattaforme informative Gis, permette di valutare, monitorare e quantificare il consumo di suolo dei Comuni, delle città metropolitane e delle Regioni Italiane.

La piattaforma web è gratuita e di conseguenza ogni utente può consultarla e può selezionare l’area di suo interesse (Comune, provincia, Regione).

Soil Monitor permette all’utente di selezionare una qualsiasi porzione di territorio, più o meno estesa, ed è in grado di fornire come “output” non solo la quantità di suolo consumata negli anni ma anche gli effetti sul suolo di un nuovo insediamentourbanistico o di un corridoio ecologico.

Della porzione di territorio selezionata si può valutare l’uso e l’impatto dell’uomosulle superfici, capendo ad esempio se un certo tipo di utilizzo ha compromesso alcune funzioni quali l’integrità del territorio rurale o l’approvvigionamento alimentare o se alcuni aspetti, come le colture di pregio, per la loro eventuale permanenza negli anni possono essere considerati fattori identitari, e quindi da preservare.

Monitorare il consumo di suolo: gli obiettivi di Soil Monitor

L’obiettivo del nuovo strumento informativo è aiutare gli enti locali, i progettisti, gli urbanisti, gli ambientalisti e tutti coloro che operano sul territorio, ad pianificare e gestire il suolo nel miglior modo possibile.

Le potenzialità dello strumento sono state comprese dai responsabili legislativi delleleggi sul suolo, che hanno preso parte all’evento di presentazione. Per quanto riguarda il disegno di legge quadro sulla gestione sostenibile del suolo Soil Monitor può risultare decisivo perché permette di applicarne una parte, che prevede e prescrive la valutazione e la quantificazione delle funzioni e dei servizi ecosistemici e i rischi di degrado dei suoli.

Nell’ambito della futura applicazione del disegno di legge sul contenimento del consumo di suolo la piattaforma può aiutare a orientare le decisioni sull’uso dei suoli e il monitoraggio, su scala nazionale e locale. Altre risposte e supporto Soil Monitor può fornirli nell’ambito del contrasto all’abusivismo edilizio e nell’applicazione della legge sugli ecoreati.

Per Fabio Terribile, professore di pedologia del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II e promotore di Soil Monitor, si tratta infatti  di “una straordinaria opportunità per il sistema paese per giungere all’approvazione di un quadro legislativo incisivo per proteggere e valorizzare il suolo italiano dotando il paese di strumenti operativi, scientificamente idonei, alla complessità delle sfide ambientali sul suolo”.

Chiara Braga, responsabile ambiente del PD partecipando alla conferenza stampa di ieri di presentazione di Soil Monitor ha dichiarato: “Bisogna tenere conto degli aspetti quantitativi ma anche di quelli qualitativi, che impattano sulla compromissione dei servizi ecosistemi del suolo e che rischiano di aggravare l’esposizione al rischio idrogeologico del territorio italiano. Siamo certi che l’iter della legge sul consumo di suolo procederà speditamente al Senato, per avere una rapida approvazione, e ci auguriamo che parallelamente si possano portare avanti iniziative, non solo di carattere legislativo, che rafforzino gli aspetti di conoscenza e di monitoraggio, come Soil Monitor, facilmente accessibili all’utenza per accrescere il grado di consapevolezza sulla centralità di questi temi e supportare le scelte conseguenti da parte delle istituzioni”.

La presidente dell’Inu Silvia Viviani ha sottolineato quanto Soil Monitor può essere utile e funzionale allo sviluppo e all’applicazione di un’urbanistica nuova (al centro del Progetto Paese lanciato in occasione del Congresso  Inu di Cagliari, lo scorso aprile) che invece di basarsi sul vecchio modello incentrato su espansione edilizia e quantità punti sui paradigmi della rigenerazione e della qualità.

fonte edilportale

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