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Confcommercio lancia il Pil mensile

Confcommercio lancia il Pil mensile

L’ufficio Studi di Confcommercio ha previsto un inizio d’anno con Pil e consumi in rallentamento e ha lanciato l’indicatore mensile del Pil per fornir

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L’ufficio Studi di Confcommercio ha previsto un inizio d’anno con Pil e consumi in rallentamento e ha lanciato l’indicatore mensile del Pil per fornire “informazioni tempestive e affidabili sul livello dell’attività economica prima che i dati ufficiali vengano pubblicati”. Per gennaio dunque l’Associazione prevede un incremento mensile del Pil dello 0,1% e una crescita tendenziale dell’1,5%, in rallentamento rispetto alla seconda parte del 2017. Per il quarto trimestre dell 2017 il Pil dovrebbe salire dello 0,4% rispetto al terzo trimestre e dell’1,7% su base tendenziale. Su base annua l’aumento del Pil, nel 2017, si attesterebbe all’1,5%.

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, in occasione della presentazione del nuovo indicatore mensile sul Pil, ha indicato al prossimo governo due priorità: eliminare le clausole di salvaguardia per il 2019, quindi non aumentare l’Iva, e proseguire nella riduzione della pressione fiscale. Sangalli ha spiegato: “Il 2017 ha avuto un’accelerazione di molti indicatori economici che hanno portato la ripresa ad un confortante +1,5%. Ma questa spinta sembra essersi già esaurita perchè il nuovo anno si apre con alcuni segnali di rallentamento dei consumi e della produzione industriale”. Ecco perchè “è necessario che con la prossima legislatura e il prossimo governo ci siano due certezze: eliminare le clausole di salvaguardia per il 2019, quindi non aumentare l’Iva, e proseguire nella riduzione della pressione fiscale, che sia il taglio del cuneo o la riduzione delle aliquote non sta a noi deciderlo, per raggiungere stabilmente quel 2% di crescita che consentirebbe alle famiglie di consumare di più e alle imprese di tornare ad investire. Solo così avremmo più fiducia e una migliore prospettiva di crescita”.

 

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