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Visco, il risparmio degli italiani è al sicuro. Buona la tenuta delle banche

Visco, il risparmio degli italiani è al sicuro. Buona la tenuta delle banche

"Non e' come il 2011, il mio primo anno da governatore della Banca d'Italia. Allora dovemmo gestire una vera crisi finanziaria dovuta al rischio d

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IGNAZIO VISCO BANCA D'ITALIA

IGNAZIO VISCO BANCA D’ITALIA

“Non e’ come il 2011, il mio primo anno da governatore della Banca d’Italia. Allora dovemmo gestire una vera crisi finanziaria dovuta al rischio di una rottura dell’euro; oggi bisogna risolvere i problemi di alcune banche e garantire che il risparmio degli italiani stia al sicuro, e lo faremo”. Lo afferma in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’ il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. “La crisi economica che si e’ abbattuta dopo il 2011 ha colpito l’Italia piu’ della Grande depressione, e questo spiega perche’ da allora a oggi abbiamo accumulato piu’ crediti deteriorati che in altri Paesi europei. Di fronte a uno choc del genere – spiega – nessun intervento puo’ essere escluso, neanche l’intervento pubblico, ma solo la crescita e’ la vera cura di questo male”. “C’e’ incertezza sull’economia – aggiunge Visco – che risente dei rischi a livello internazionale, anche geopolitici, e in Europa si avvertono le difficolta’ di crescita. Questo si riflette nella percezione di una minor profittabilità delle banche. I mercati per ora non distinguono con sufficiente chiarezza i problemi specifici di un istituto rispetto alla generalita’. Gli stress test non sono andati male, ma vanno interpretati. Nel complesso le nostre banche, con l’eccezione di Mps, hanno dimostrato una buona tenuta. Il Monte viene da un periodo difficile, e’ in ristrutturazione, e per la banca lo stress test e’ stato particolarmente severo”. Circa il piano varato da Mps, secondo Visco “E’ l’occasione per risolvere definitivamente i problemi accumulati nel tempo. E’ un piano impegnativo, che richiede tempo. Prima si portano le sofferenze fuori dal bilancio, recuperando redditivita’ senza piu’ il peso dei crediti inesigibili, poi si procede con l’aumento di capitale. Ci sono tutti i presupposti per il successo dell’operazione. Il Monte ha dimostrato di essere in grado di cambiare, e’ tornato in utile”. Quanto invece ai problemi delle banche per via dei crediti deteriorati “In gran parte derivano dal passato. La crisi da noi è stata piu’ profonda che altrove, e a questa si è sommata la lentezza delle procedure di recupero di questi crediti. Se in Italia avessimo gli stessi tempi di recupero di Francia o Germania l’incidenza delle nostre sofferenze sarebbe la metà di quella attuale”. Per il Governatore della Banca d’Italia “le norme varate vanno nella direzione giusta, si può ancora migliorare l’efficienza dei Tribunali e mi sembra che non manchi l’impegno a tal fine. Le banche, però, intensifichino la gestione attiva delle sofferenze, non possono più pensare di trattarle come attivi residuali, controversie di natura legale”.

fonte ItaliaOggi

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