Secondo quanto comunica l'Abi nel rapporto mensile a gennaio le sofferenze nette delle banche (al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effett
Secondo quanto comunica l’Abi nel rapporto mensile a gennaio le sofferenze nette delle banche (al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati) scendono sotto la soglia dei 60 miliardi di euro. Sono calate a 59,3 miliardi di euro contro i 64,1 miliardi del mese precedente “e in forte calo, meno 27,5 miliardi, rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). “In 13 mesi si sono quindi ridotte di oltre il 30%. Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di quasi 30 miliardi, cioè di un terzo”.
L’Associazione rileva che a gennaio 2018 i finanziamenti alle imprese sono saliti dell’1,8% mentre è cresciuta del +2,8% la dinamica dei prestiti alle famiglie. A febbraio i prestiti delle banche a famiglie e società non finanziarie salgono dell’1,9%. Secondo l’Abi “è proseguita la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere (il tasso di crescita annuo risulta su valori positivi da oltre 2 anni)”.