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Sotto la superficie di Marte ci sono indizi di due grandi inondazioni

Grazie al suo strumento radar, il rover cinese Zhurong è riuscito a trovare stratificazioni compatibili con attività idrica e glaciale

Sotto la superficie di Marte ci sono indizi di due grandi inondazioni

Che cosa si nasconde sotto la superficie desertica di Marte? Non ne sappiamo ancora molto, ma qualche indizio comincia ad arrivare. Gli ultimi dati so

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Che cosa si nasconde sotto la superficie desertica di Marte? Non ne sappiamo ancora molto, ma qualche indizio comincia ad arrivare. Gli ultimi dati sono quelli pubblicati su Nature dagli scienziati cinesi, che hanno analizzato i rilevamenti fatti dal radar del rover Zhurong, atterrato sul pianeta rosso a marzo 2021: entro un centinaio di metri sotto la superficie ci sarebbero indizi di due grandi inondazioni della regione di Utopia Planitia, nell’emisfero settentrionale. Che possano nascondersi serbatoi di acqua o ghiaccio nel sottosuolo?

Oggi Marte ci appare come un pianeta desertico, con polvere e rocce a perdita d’occhio. Eppure un tempo, probabilmente, non era così. Prendiamo per esempio la regione di Utopia Planitia nell’emisfero settentrionale: qui gli scienziati pensano che in passato ci fosse un oceano o che comunque l’area sia stata invasa dall’acqua, forse per colossali inondazioni. Ci sono indizi che lo suggeriscono: le immagini riprese da orbiter come Tianwen-1 e dallo stesso rover Zhurong mostrano alcune formazioni rocciose che possono essere state plasmate dall’acqua o dal ghiaccio, depositi sedimentariminerali idrati che potrebbero essersi originati o dallo scioglimento di ghiacci o dalla risalita di acqua dal sottosuolo. Secondo alcuni esperti molte tracce di quello che fu il passato di Utopia Planitia potrebbero essere nascoste, sepolte da strati di lava in seguito a eruzioni di antichi vulcani marziani.
Per saperne di più, dunque, bisogna andare sotto la superficie. Ed è quello che sta provando a fare il rover cinese Zhurong, che con il suo radar riesce a scandagliare fino a circa 100 metri di profondità. Analizzando i dati delle onde a bassa frequenza acquisiti dal rover lungo un percorso di oltre un chilometro, gli scienziati cinesi hanno scoperto che entro 80 metri dalla superficie ci sono due strati trasversali interessanti. Le loro caratteristiche suggeriscono che siano il risultato di due eventi di rapide inondazioni: la più antica sarebbe avvenuta oltre 3 miliardi di anni fa, quando sul pianeta rosso c’era una fervente attività idrogeologica; quella più recente risalirebbe invece a 1,6 miliardi di anni fa e potrebbe corrispondere con un’attività glaciale.

I segnali radar non hanno evidenziato tracce di attività vulcanica. Non ci sarebbero rocce vulcaniche (per lo meno non intatte) e non si osserva un cambiamento repentino nella stratificazione del sottosuolo come ci si aspetterebbe a seguito di una colata lavica. Tuttavia, precisano i ricercatori, non è possibile escludere del tutto l’eventualità, dal momento che il radar non è in grado di predire la composizione chimica del materiale. Per lo stesso motivo, benché non sia stato rilevato nulla di eclatante come laghi o fiumi sotterranei, rimane la possibilità che nella regione ci sia del ghiaccio salino sepolto.

Fonte: Wired.it

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