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L’origine dell’ oro: dalle stelle alla Terra

L’oro si origina nelle stelle e viene estratto sulla terra o dalle vene auriferi o dai cosiddetti giacimenti “placer”.

L’origine dell’ oro: dalle stelle alla Terra

Gioielli, monete, medaglie…l'oro (l'elemento chimico indicato con Au e con numero atomico 79) è uno dei metalli più importanti e preziosi della storia

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Gioielli, monete, medaglie…l’oro (l’elemento chimico indicato con Au e con numero atomico 79) è uno dei metalli più importanti e preziosi della storia: pensate che nel corso dei secoli ne sono state estratte circa 190 mila tonnellate! Ma da dove arriva tutto l’oro presente sulla Terra? Di certo non si è formato sul nostro pianeta! Nonostante il suo meccanismo di formazione non sia totalmente chiaro, sappiamo per certo che per creare oro è necessaria una quantità enorme di energia che solo grandi eventi cosmici possono generare. Ma di che eventi parliamo? E come si estrae quest’oro dalla Terra?

Da dove proviene l’oro?

Si tratta di un processo che prevede la fusione di due atomi, con conseguente rilascio di grandi quantità di energia. Nel caso delle stelle i primi atomi a fondere sono quelli dell’idrogeno che si uniscono per creare elio. A loro volta atomi di elio si uniranno tra loro per creare carbonio, poi ossigeno, fino ad arrivare al ferro. Si tratta di un processo che impiega tempi geologici per essere portato a termine ma, una volta arrivati al ferro, non è più possibile fondere dei nuclei più leggeri per ottenere dei nuclei più pesanti. A questo punto la stella inizia a collassare, dando vita alle famose supernove.

A questo punto gli atomi di ferro al suo interno possono legarsi ad elementi più leggeri, così da generare elementi più pesanti. In realtà recenti studi ritengono che la formazione degli elementi più pesanti non dipenda tanto da una supernova quanto dallo scontro tra due stelle di neutroni, considerati tra i corpi più densi dell’Universo.

Come è arrivato l’oro sulla Terra?

In superficie è presente però molto più oro di quello che ci si aspetterebbe e perciò, probabilmente, questo metallo è arrivato sulla Terra in un secondo momento, dopo che il nucleo si era già formato. L’ipotesi più plausibile è quella di un bombardamento di asteroidi che, al loro interno, contenevano proprio l’oro generato dall’impatto tra le stelle di neutroni.

I giacimenti d’oro

Esistono principalmente due tipologie di giacimento: primario e secondario. Cosa cambia tra l’uno e l’altro?

Giacimenti primari

giacimenti primari sono costituiti in prevalenza da vene o filoni, cioè fratture nella roccia riempite da minerali al cui interno sono presenti tracce d’oro. Questi minerali si originano a partire dai fluidi idrotermali, cioè fluidi acquosi e caldi che “strappano” l’oro presente nei corpi rocciosi ignei in profondità e lo trasportano più in superficie. Funzionano insomma come una sorta di “ascensore”! Una volta che i fluidi si raffreddano, sono poi in grado di depositare i minerali per formare vene e filoni, a seconda delle dimensioni della frattura coinvolta.

Giacimenti secondari

giacimenti secondari invece sono quelli che si ottengono a partire dall’erosione di quelli primari. In questo caso si formano polveri e pietrisco che vengono trasportati lungo i corsi d’acqua. Durante questo percorso l’oro inizia ad essere separato naturalmente dal resto del sedimento, creando dei veri e propri accumuli che prendono il nome di “placer“.

Ma come avviene l’estrazione da queste due tipologie di giacimento? Come si lavora e dove si trova l’oro nel mondo? Non ti resta che guardare il video per scoprirlo!

Fonte: Geopop.it

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