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Fusione nucleare, l’Europa crea una mini-stella: nuovo record di energia in 5 secondi

Un progetto finanziato da Bruxelles è riuscito a ricreare in piccolo il processo che avviene nel Sole: un passo avanti importante verso la produzione di energia illimitata e pulita

Fusione nucleare, l’Europa crea una mini-stella: nuovo record di energia in 5 secondi

Nel centro di ricerca europeo Jet (Joint European Tourous), vicino al villaggio inglese di Culham, un gruppo di scienziati ha fatto un enorme passo av

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Nel centro di ricerca europeo Jet (Joint European Tourous), vicino al villaggio inglese di Culham, un gruppo di scienziati ha fatto un enorme passo avanti verso la fusione nucleare a scopi commerciali. Il risultato finale è ancora lontano, ma il progresso registrato lascia ben sperare, perché la fusione è al momento l’unica prospettiva per risolvere allo stesso tempo la crisi energetica e quella climatica, ottenendo una fonte di elettricità costante, praticamente illimitata e con bassissime emissioni di CO2.

A ottenere questo successo è stato il consorzio EUROfusion, cofinanziato dalla Commissione Europea e composto da oltre 4.800 esperti, compresi alcuni italiani coordinati dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea).

Che differenza c’è tra fissione e fusione nucleare?

Di recente l’Europa ha classificato il nucleare come una fonte energetica “verde”. La decisione ha suscitato molte polemiche, perché Bruxelles fa riferimento alla tecnologia oggi disponibile, vale a dire la fissione nucleare, che produce energia attraverso la divisione degli atomi all’interno dei reattori. Un processo che comporta sempre dei rischi per l’ambiente e per l’uomo, perché produce scorie e può causare incidenti, come dimostrato dai disastri di Chernobyl e di Fukushima.

In termini di resa, non c’è confronto rispetto alle fonti fossili: a parità di quantità, la fusione nucleare produce quattro milioni di volte più energia di carbone, petrolio e gas, i tre principali responsabili del riscaldamento globale.

La svolta, però, non è ancora dietro l’angolo: la comunità scientifica ritiene che l’obiettivo della fusione nucleare non si potrà raggiungere prima del 2040.

Fonte: Firstonline

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