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Spreco alimentare: dati e iniziative per combatterlo

Cresce l'attenzione dei consumatori e degli italiani alla tematica dello spreco alimentare. Oggi sono molte le iniziative e le app che ci aiutano a evitare di buttare via cibo: scopriamo quali sono

Spreco alimentare: dati e iniziative per combatterlo

La prevenzione degli sprechi di cibo, a partire dalla tavola di casa, ha un ruolo fondamentale nella protezione dell’ambiente. Sono molte le giornate

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La prevenzione degli sprechi di cibo, a partire dalla tavola di casa, ha un ruolo fondamentale nella protezione dell’ambiente. Sono molte le giornate durante l’anno che cercano di sensibilizzare sul tema: nominiamo, per esempio, la Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare (5 febbraio), istituita nel 2014 dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con la campagna Zero Spreco di Last Minute Market, e la Giornata della consapevolezza sugli sprechi alimentari (29 settembre), lanciata da FAO e Nazioni Unite e celebrata per la prima volta nel 2020. Lo spreco alimentare è infatti un tema centrale della nostra epoca, strettamente connesso sia alla sostenibilità della filiera che alle emissioni di gas serra nell’ambiente. Ma quanto si spreca in Italia?

Spreco alimentare in Italia: i dati 2022

L’Italia torna a sprecare. Dopo un biennio che mostrava un’inversione di tendenza, il Belpaese torna a essere poco virtuoso: la parsimonia che il primo anno di pandemia ha portato con sé è già un lontano ricordo. Secondo i dati del rapporto “Il caso Italia” 2022 di Waste Watcher International gli italiani sono buttano nella spazzatura il 15% di cibo in più rispetto al 2021, che corrispondono a ben 595 grammi di cibo a settimana, a testa. E settimana dopo settimana, alla fine dell’anno saranno oltre 30 i kg di cibo pro capite sprecati.

Quanto alla demografia dello spreco, i dati affermano che si spreca più cibo in meridione, con un +18% rispetto alla media nazionale, mentre a sprecare di più sono le famiglie senza figli, con un +12% sulla media nazionale.

E ogni spreco ha un contrappeso economico, che quest’anno è davvero vertiginoso: sono ben 7,37 i miliardi di euro sprecati complessivamente nelle case degli italiani. E questa cifra aumenta se, allo spreco casalingo, si aggiunge anche quello insito della filiera.

Quanto agli alimenti più sprecati il rapporto Waste Watcher parla chiaro: in cima alla classifica compare la frutta fresca (27%), seguita da tuberi, aglio e cipolle (17%); seguono, a pari merito, pane fresco e verdure (16%), con l’insalata a chiudere la classifica (15%).

E in mezzo a tutto questo spreco fa quasi strano pensare che, rispetto ad altri paesi, l’Italia è comunque una delle nazioni più virtuose. Negli Stati Uniti, ad esempio, si sprecano quasi 1500 grammi di cibo a settimana.

Iniziative contro lo spreco alimentare

Negli ultimi anni, vista l‘attualità del problema legato allo spreco di cibo, sono moltissime le iniziative nate per sensibilizzare al problema e trovare soluzioni valide ed efficaci che possano aiutare cittadini e aziende a sprecare meno risorse alimentari.

Il patto contro lo spreco alimentare di Too Good To Go

La Giornata Nazionale di Prevenzione contro lo Spreco Alimentare segna altresì il compleanno dell’iniziativa di Too Good To Go, l’app che salva quotidianamente cibo fresco e/o confezionato. Un anno fa nasceva infatti il Patto contro lo Spreco Alimentare, a cui hanno aderito 25 partner fra aziende, terzo settore e organizzazioni di consumatori. Chi aderisce al patto si impegna a creare un cambiamento positivo su almeno un’azione di sensibilizzazione e un’azione concreta, fra cui troviamo: etichetta consapevole, azienda consapevole, consumatore consapevole, supermercato contro lo spreco, fabbrica contro lo spreco.

E i risultati non si sono fatti attendere: Too Good To Go e aziende partner hanno salvato, insieme, 368.000 Magic Box e 212.000 prodotti, arrivando a sensibilizzare 1 milione e mezzo di persone alle tematiche relative allo spreco alimentare con webinar, eventi e campagne. Il Patto contro lo Spreco Alimentare va ben oltre l’attività dell’app con cui, lo ricordiamo, ognuno di noi si può impegnare quotidianamente a salvare cibo fresco o confezionato dalla spazzatura, risparmiando denaro e risorse ambientali.

Le green box di Cortilia

Fra le aziende impegnate nella lotta allo spreco alimentare c’è anche Cortilia, Food-tech company e Società Benefit guidata da Marco Porcaro. Fra le iniziative portate avanti quest’anno, nominiamo, ad esempio, quella delle Green Box, le box anti spreco che è possibile acquistare a un prezzo speciale sia sul sito che sull’app di Cortilia. All’interno della box sono contenuti prodotti prossimi alla scadenza, ma comunque ottimi e buoni da portare in tavola. Cortilia, poi, lavora anche sull’invenduto, che viene donato da anni al Banco Alimentare della Lombardia cosicché possa essere devoluto a chi ne ha più bisogno. E se vogliamo parlare in numeri, fanno impressione quelli relativi allo scorso anno. Nel 2021 Cortilia ha infatti donato al Banco Alimentare della Lombardia 418.818 articoli alimentari, per un peso totale di 203.305 kg, ovvero l’equivalente di oltre 400.000 pasti.

Coop e il progetto Buon Fine

Coop porta avanti da ormai svariati anni “Buon Fine“, il progetto che punta a recuperare le eccedenze di cibo destinandole a associazioni di volontariato in tutta Italia. Basti pensare che solo nel 2021 grazie all’iniziativa sono state recuperate oltre 5500 tonnellate di cibo e derrate alimentari. La particolarità, poi, è che il recupero e la donazione sono a chilometro zero: dai 680 punti vendita parte una rete capillare che individua, sul territorio, le associazioni a cui donare.

Altra lodevole iniziativa di Coop in materia di lotta allo spreco alimentare è “Mangiami Subito“, ovvero la vendita di prodotti prossimi alla scadenza con uno sconto del 50%. Per chi ne volesse sapere di più, consigliamo di dare un’occhiata al sito dedicato Coopnospreco.it

Non solo iniziative: quando si tratta di lotta allo spreco alimentare anche la tecnologia viene in nostro soccorso. Molte startup hanno dedicato tempo e risporse per lo sviluppo di applicazioni e piattaforme capaci di dare nuova “vita” a cibo che, altrimenti, verrebbe buttato. Scopriamo quali sono.Le app contro lo spreco alimentare

Bring The Food

Sviluppata dai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler di Trento in collaborazione con Fondazione Banco Alimentare, l’app Bring the food permette di recuperare le eccedenze alimentari della piccola e grande distribuzione e delle mense per donarle ad associazioni che le offriranno a chi ne ha bisogno. È possibile iscriversi come potenziale “donatore di alimenti” o “ente beneficiario”.

Last Minute Sotto Casa

Il portale Last Minute Sotto Casa permette ai commercianti di vendere a prezzi scontati i prodotti rimasti invenduti in giornata e ai clienti interessati di approfittare delle diverse offerte.

MyFoody 

Disponibile per iOS e per Android, myFOODY è una piattaforma che consente di trovare le offerte dei supermercati più vicini, facendo risparmiare  fino al 50% sulla spesa e contribuendo a ridurre lo spreco alimentare, con benefici evidenti per l’ambiente. Realizzata dalla stessa Startup che ha dato vita a MyFoody, è anche Babaco Market, un delivery di frutta e verdura con “difetti” estetici.

Fonte: Wisesociety.it

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