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Scienza: le più importanti scoperte del 2021

L'intelligenza artificiale che predice la struttura delle proteine, i comportamenti anomali del muone, gli antivirali contro Covid-19 e i traguardi della ricerca sulla fusione nucleare. Ecco per cosa ricorderemo questo 2021 secondo la rivista Science

Scienza: le più importanti scoperte del 2021

Per cosa ricorderemo questo 2021 nella scienza? Sì, c'è stata tanta, tantissima ricerca su Covid-19, e sono stati raggiunti anche trag

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Mdma contro disturbo post-traumatico da stress

Rimanendo in ambito medico, il 2021 ha visto anche l’arrivo di alcune conferme sull’uso di sostanze psichedeliche in psichiatria. Da ricordare in particolare sono i risultati sull’uso dell’Mdma – o ecstasy, una sostanza di interesse medico da decenni – nel trattamento del disturbo post-traumatico da stress abbinato alla psicoterapia.

Uno studio su Nature Medicine infatti mostrava come l’uso dell’Mdma fosse associato a un maggior alleviamento dei sintomi da disturbo post-traumatico. Probabilmente, ipotizzavano gli autori, per la capacità della sostanza di aumentare la compassione verso se stessi e diminuire la paura. Altri studi sono ancora in corso.

(FOTO: WARREN UMOH ON UNSPLASH)

I successi in vivo di Crispr

Dopo il Nobel conquistato lo scorso anno, Crispr continua a far parlare di sé. Lo ha fatto, e a ragione, anche nel 2021, ricorda Science, con l’annuncio dei primi incoraggianti risultati relativi all’applicazione della tecnica di editing in vivo, ovvero direttamente nel corpo (e non su cellule prelevate e poi reinfuse, come avvenuto per esempio per l’anemia falciforme e la talassemia).

Sono quelli ottenuti in due piccoli studi, dove Crispr è stato utilizzato per correggere i difetti genetici alla base dell’amiloidosi da transtiretina e dell’amaurosi congenita di Leber di tipo 10, una patologia retinica.

La ricerca sugli embrioni

Tema da sempre caldo, specialmente in Italia, quello della ricerca sugli embrioni, soprattutto per questioni etiche. Come studiare le primissime fasi di sviluppo di un organismo, fondamentali per migliorare per esempio le tecniche di fecondazione assistita?

Di gruppi impegnati nel campo ce ne sono diversi, ricorda Science citando diversi esempi, dall’embrione di topo cresciuto per diversi giorni in laboratorio alle strutture analoghe alla blastocisti (una delle fasi dello sviluppo embrionale) ottenute a partire da staminali umane, utili come modello di studio, come vi raccontavamo.

Il cuore di Marte

Cambiamo decisamente ambito. Per la categoria spazio quest’anno è stato l’anno di Marte, grazie alle scoperte rese possibili da Insight, il lander deputato ad ascoltare il terremoti marziani. Le analisi dei dati raccolti hanno permesso di tracciare un quadro dell’interno del pianeta. Sappiamo così che Marte ha una crosta eterogenea, che non ha un mantello interno paragonabile al nostro e un nucleo ingombrante, liquido e meno denso di quanto creduto, a circa 1.500 chilometri di profondità.

(FOTO: REIDAR HAHN, FERMILAB)

Il muone che sorprende

C’è stata anche tanta fisica nell’anno che sta per chiudersi. Anche di quella che sorprende, quando il risultato di un esperimento contraddice le attese. In questo caso a sorprendere sono stati i muoni, particelle subatomiche, per cui un team di ricercatori internazionali ha calcolato le proprietà magnetiche grazie agli esperimenti condotti al Fermilab. Quanto osservato però, pur confermando dati precedenti, è un comportamento anomalo in disaccordo con quanto previsto dal Modello standard. E quando questo accade è un momento particolarmente entusiasmante per gli addetti ai lavori.

(FOTO: LAWRENCE LIVERMORE NATIONAL LABORATORY)

Più vicini alla fusione nucleare

La corsa alla fusione nucleare, che vede tanti attori, tanto pubblici che privati, non si è certo fermata nel 2021. Anzi. D’altronde riuscire a mimare le reazioni che avvengono dentro le stelle per soddisfare i nostri bisogni di energia, in modo pulito, è un traguardo che fa gola a tutti. E quest’anno siamo riusciti ad andarci vicino: i ricercatori della National Ignition Facility sono infatti riusciti a scaldare e comprimere isotopi di idrogeno con un laser potentissimo per indurre la formazione di un plasma di ioni, riuscendo a produrre quasi la quantità di energia usata per innescare la reazione, come vi raccontavamo solo qualche giorno fa.

Dna dalla terra

Leggere le informazioni custodite nel dna estratto da fossili ci consente di avere uno sguardo sul passato e di stabilire relazioni, ricostruire rapporti di parentela ed evoluzione delle specie. A volte però, ricorda oggi Science, i fossili mancano. Fortuna che negli ultimi anni i ricercatori hanno imparato a leggere il dna dei nostri antenati e di antichi animali senza bisogno di trovare i loro fossili.

Come? Andando a caccia di materiale genetico disperso nel terreno. Setacciando il suolo di antichi siti, i ricercatori oggi possono sperare di trovare tracce di nostri antenati. Ed è quanto è stato fatto nel 2021, in più occasioni, permettendo in alcuni casi di osservare anche lineage sconosciuti di un Neanderthal o di scoprire l’esistenza di animali che oggi non ci sono più, cita la rivista.

Fonte: Wired.it

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