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Rame poroso: un super battericida facile ed economico da produrre

Rame poroso: un super battericida facile ed economico da produrre

Forse non tutti sanno che il rame è un battericida naturale: rilascia degli ioni che perforano le membrane esterne dei microorganismi che si depos

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Forse non tutti sanno che il rame è un battericida naturale: rilascia degli ioni che perforano le membrane esterne dei microorganismi che si depositano sulla superficie. È una delle ragioni per cui viene usato per costruire, per esempio, le maniglie di porte e finestre. Il processo, tuttavia, è relativamente lento: richiede tra una e quattro ore a seconda delle circostanze. Diciamo che in un luogo pubblico la maniglia di una porta può entrare in contatto con un gran numero di persone.

Tuttavia, un gruppo di ricercatori australiani ha messo a punto una nuova tipologia di rame poroso che promette di uccidere praticamente il 100% dei batteri molto più in fretta: appena due minuti. Non è una lega, ma ne serve una per arrivare al risultato finale: è costituita di normale rame e atomi di manganese. In seguito, gli atomi di manganese vengono rimossi tramite un apposito processo chimico, economico e facile da riprodurre su larga scala.

Gli atomi rimossi di manganese lasciano delle cavità e imperfezioni a livello microscopico e nanoscopico nella struttura del rame, che di fatto ne ampliano l’area della superficie, permettendo quindi al metallo di rilasciare molti più ioni battericidi. Questa struttura permette anche alle molecole d’acqua di essere “assorbite” dal metallo, e trasformarsi quasi in una sottile pellicola uniforme, invece di rimanere raccolte in gocce; questo causa ai batteri di allargarsi meglio, offrendo così più superficie di contatto per gli ioni.

Batteri di stafilococco aureo dopo due minuti di permanenza su: a) acciaio inox b) rame convenzionale c-d) il nuovo rame

Nella loro ricerca, gli scienziati dicono che “una superficie in rame tradizionale uccide circa il 97% dei batteri di stafilococco aureo in un’ora. Incredibilmente, quando abbiamo posato lo stafilococco aureo sulla nostra superficie di rame progettata ad hoc, ha distrutto oltre il 99,9% dei batteri in solo due minuti. Non è solo più efficiente, è anche 120 volte più veloce“. Non è la prima tecnica studiata per ampliare la superficie di contatto (e di conseguenza appunto la capacità battericida) del rame: nella primavera del 2020 gli scienziati dell’università dell’Indiana avevano messo a punto una tecnica di incisione laser.

È già una buona notizia di per sé, ma i ricercatori ora si chiedono se possono regalarcene una ancora migliore – per esempio confermare la stessa efficacia nell’eliminazione del coronavirus SARS-CoV-2. Virus e batteri sono organismi profondamente diversi, sia per dimensione sia per composizione, ma non si sa mai. Rimaniamo in attesa.

Fonte: Hdblog.it

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