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La Apple Car romperà gli equilibri dell’automotive?

La Apple Car romperà gli equilibri dell’automotive?

L'ingresso ufficiale di Apple nel mondo dell'automotive è solo questione di tempo. Ad onor del vero la casa di Cupertino ha già compiuto un piccolo pa

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appleL’ingresso ufficiale di Apple nel mondo dell’automotive è solo questione di tempo. Ad onor del vero la casa di Cupertino ha già compiuto un piccolo passo all’interno dell’industria automobilistica, depositando un brevetto relativo agli autoarticolati -mezzo dotato di un giunto basculante permanente o semi-permanente che consente al veicolo di sterzare in maniera più netta-, brevetto che descrive i dettagli di un sistema in grado di proteggere da neve e ghiaccio il meccanismo dello sterzo di un autoarticolato.

I forzieri di Apple sono pieni

Apple ha disponibilità finanziaria stimata di 581 milardi di dollari, esattamente 10 volte quella di BMW, tanto per fare un paragone. Quindi, anche in vista di un futuro molto prossimo, a Cupertino hanno deciso bene di usarli per un giusto fine. Il terzo trimestre fiscale è stato per Apple un altro momento di passaggio, in virtù del contesto del rallentamento delle vendite degli iPhone.

Il principale business della società rimane sempre l’iPhone le cui vendite sono comunque in fisiologico calo, -anche se una bella spinta potrebbe darla l’iPhone 7-. Gli ultimi risultati fiscali fotografano bene la situazione dell’azienda di Cupertino che per tornare a crescere deve necessariamente esplorare altri lidi.

Un progetto misterioso

La Apple Car è codificata come “Project Titan” e si tratta di un progetto molto segreto visto che le informazioni trapelate fino ad ora sono davvero poche. Parte dello sviluppo della Apple Car sta avvenendo all’interno di un edificio collocato in una zona industriale a Sunnyvale, California, negli Stati Uniti d’America. L’edificio, collocato sulla 960 Kifer Road, ospita un laboratorio gestito da Apple specializzato nelle auto elettriche. Conosciuto ai dipendenti Apple come SG6, l’edificio è stato oggetto di intense speculazioni in quanto i documenti del Consiglio della città di Sunnyvale hanno rivelato una società formata da Apple che aveva affiattato il sito nel mese di novembre del 2015.

Gli unici indizi che in qualche modo collocano questo misterioso stabilimento alla Apple Car sono la flotta di prototipi Dodge Caravan frequentemente avvistati nella zona antistante il piazzale. Secondo diversi fonti questi veicoli sono stati opportunamente modificati ed utilizzati dall’azienda di Cupertino per testare la tecnologia di guida autonoma. Ricordiamo che qualche mese fa, secondo un rapporto di Frankfurter Allgemeine, lo sviluppo della Apple Car sarebbe in fase di sviluppo anche presso un laboratorio segreto di Berlino.

La squadra cresce

Attualmente si stima una squadra di circa 1000 dipendenti provenienti da ambienti diversi della tecnologia della guida autonoma. Negli ultimi mesi si sono tuttavia registrati forti cambiamenti all’interno della squadra delle risorse umane dedicate allo sviluppo della Apple Car. Come ad esempio la recente dipartita di Bart Nabbe, ex Apple ed esperto di automobili a guida autonoma, con destinazione Faraday Future, azienda che è stata definita come la “Tesla cinese”. Nabbe, dopo aver lavorato alla Toyota, è stato infatti membro dei “progetti speciali” di Apple, un reparto che ha dato vita al Project Titan. Nabbe nelle ultime settimane ha quindi lasciato Apple per unirsi alla Faraday Future dove appunto si occuperà dello sviluppo dell’auto a guida autonoma.

L’uscita di Nabbe è stata colmata dall’entrata in Apple dell’ex BlackBerry, Dan Dodge, risorsa che in passato si è occupata dello sviluppo del software automotive. Dan Dodge all’interno del Project Titan dovrebbe dedicarsi allo sviluppo della tecnologia dedicata all’automobile a guida autonoma.

Alla guida del Project Titan c’è l’ex dirigente di Apple, Bob Mansfield, che ha lavorato sotto Steve Jobs contribuendo alla creazione di Macbook Air, iPad e iMac. Bob Mansfiled ha assunto la posizione di capo dello sviluppo. Mansfield precedentemente occupava la posizione di vice-presidente senior della divisione tecnologica. Successivamente si è dedicato allo sviluppo dei “progetti speciali” come l’Apple Watch e ora, sempre stando alle fonti, è stato spostato alla guida dello sviluppo del Project Titan.

Apple ha inoltre assunto anche Chris Porritt, ingegnere ex Tesla Motors specializzato in ingegneria di veicoli a propulsione elettrica. L’ingegnere assunto da Apple ha un curriculum di tutto rispetto considerando che può vantare un’esperienza come ingegnere capo presso Aston Martin partecipando attivamente alla realizzazione della One-77, V12 Zagato e DB9.

Mansfield ha preso in mano le redini del Project Titan da Steve Zadesky, che ha lasciato Apple all’inizio del 2016. Dopo la dipartita di Zedesky lo sviluppo del Project Titan era crollato nonostante gli sforzi profusi da Apple che aveva previsto 1000 dipendenti in California e in un centro di ricerca e sviluppo a Berlino.

Auto elettrica o servizi?

Come abbiamo detto diverse volte il Project Titan potrebbe essere un qualcosa di diverso di un’auto elettrica a guida autonoma. In effetti l’investimento di un miliardo di dollari nella cinese Didi Chuxing, definita come la “Uber della Cina”, fa pensare ad un interesse anche nel settore dei servizi esclusivi di mobilità, che potrebbero variare dai sistemi di intrattenimento, alla tecnologia integrata a bordo, da vendere ai costruttori top.

Tra le acquisizioni effettuate da Apple possiamo citare anche Jonathan Cohen, ex direttore della divisione deep learning di NVIDIA, risorsa umana che gestiva le tecnologie di autoapprendimento collegate ai chipset ed ai software per la guida autonoma sulle auto.

Project Titan è in stato di sviluppo da circa due anni ma, in considerazione della segretezza del progetto, le informazioni sono poche e frammentarie -la società non ha ancora ufficializzato il progetto-. Apple starebbe lavorando su una macchina elettrica che, in un secondo momento, potrebbe diventare a guida totalmente autonoma. L’uscita delle vettura era originariamente prevista per il 2020, ma, anche in virtù delle vicissitudini avvenute all’interno del team di sviluppo, l’uscita è stata rimandata al 2021.

Analizzando quindi tutte le acquisizioni di Apple, si può ipotizzare lo sviluppo congiunto di servizi (software) e di hardware (veicolo elettrico). L’azienda di Cupertino ha infatti assunto Chris Porritt, ingegnere ex Tesla Motors specializzato in ingegneria di veicoli a propulsione elettrica, Jonathan Cohen, ex direttore della divisione deep learning di NVIDIA, risorsa umana che gestiva le tecnologie di autoapprendimento collegate ai chipset ed ai software per la guida autonoma, Todd Gray, ex Ford, che si occupava della costruzione dei corpi in alluminio utilizzati sui camion F-150, Aindrea Campbell, specializzato in materiali leggeri utilizzati nei veicoli.

Project Titan rimane comunque un rischio 

L’industria automobilistica è un tipo di industria a basso profitto. E questa non è certo una novità. Siamo quindi convinti che Apple si butterà a capofitto verso la produzione di una vettura elettrica? Difficile ipotizzarlo con certezza, più plausibile appare invece un’eventuale partnership con qualche costruttore in grado di aiutare Apple a produrre materialmente la vettura.

Quale sarà il target di Apple? Indubbiamente Apple non è interessata alla massa. Quindi è probabile che una eventuale Apple Car sia una vettura di fascia medio/alta. Quante vetture dovrebbe vendere Apple per essere minimamente produttiva? Nel primo anno di vista della Apple Car potrebbero bastare 500mila vetture all’anno.

Apple, a prescindere, non sarà e, soprattutto, non punta a diventare un car maker tradizionale. In un momento in cui l’industria automobilistica sta cambiando ad una velocità folle, l’azienda di Cupertino potrebbe anche “accontentarsi” di vendere il proprio know-how tecnologico alle altre aziende, come ad esempio lo sviluppo della guida autonoma. D’altro canto però i colossi tedeschi non stanno di certo a guardare poiché stanno sviluppando in autonomia soluzioni specifiche sia relative alla guida autonoma sia per le auto elettriche. Quello che è certo è che l’avvento di Apple nell’industria dell’automotive non sarà un ingresso in punta di piedi.

L’automobile del futuro sarà sempre più intelligente ed in grado di anticipare le nostre intenzioni. In particolare è proprio sull’interazione uomo-macchina che si giocherà un’altra interessante partita dove Apple sarà sicuramente protagonista.

fonte InternationalBusinessTimes.com

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