L’altissima volatilità delle quotazioni delle criptovalute ne sconsiglia l’utilizzo come strumento di pagamento al consumo. L’utilizzo al dettaglio è
L’altissima volatilità delle quotazioni delle criptovalute ne sconsiglia l’utilizzo come strumento di pagamento al consumo. L’utilizzo al dettaglio è frenato anche dalla lentezza della “certificazione” delle transazioni da parte dei miners, i soggetti che agganciano i blocchi con le transazioni alla blockchain, la “catena dei blocchi”: ogni blocco viene creato ogni dieci minuti, il che mal si concilia con le esigenze di pagamento istantaneo.
Ci sono comunque merchant che accettano pagamenti in bitcoin, più per marketing che per reale utilità, con sistemi che garantiscono il cambio immediato della criptovaluta al tasso fissato, per evitare rischi legati alle oscillazioni di mercato.
Si può immaginare che in prospettiva le valute digitali possano essere utilizzate per transazioni di somme ingenti, a livello di business crossborder o per il trasferimento delle rimesse transnazionali dei migranti, oggi caricate di commissioni elevate.
Fonte: Il Sole 24 Ore