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Il porto di Trieste pronto a diventare la ‘nuova Venezia’ delle crociere

Dalla locale Capitaneria di porto è stato predisposto un piano di accosti per un massimo di 8 navi in contemporanea

Il porto di Trieste pronto a diventare la ‘nuova Venezia’ delle crociere

Le difficoltà di Venezia con le crociere ingolosiscono sempre più il vicino porto di Trieste. Il quotidiano Il Piccolo ha infatti pubblicato una mappa

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Le difficoltà di Venezia con le crociere ingolosiscono sempre più il vicino porto di Trieste. Il quotidiano Il Piccolo ha infatti pubblicato una mappa del Porto Vecchio di Trieste con 8 possibili accosti per navi da crociera (rispetto ai tradizionali 2), di cui 4 per unità da oltre 300 metri che rappresenta un’elaborazione prodotta dalla locale Capitaneria di Porto, cui l’Autorità di Sistema Portuale si era rivolta quando ancora non era chiaro il destino della crocieristica in Laguna.

Come è noto, il cosiddetto Decreto Venezia dell’estate scorsa non ha poi sancito una chiusura totale, ma ha fortemente limitato l’accesso delle navi alla Stazione Marittima di Venezia, obbligando di fatto quelle sopra le 25.000 tonnellate di stazza lorda al passaggio per il Canale Industriale. Una rotta che, oltre a essere decisamente meno attrattiva turisticamente per le compagnie (stop al passaggio davanti a San Marco e alla Giudecca) e tecnicamente complicata (impossibile l’accesso al terminal passeggeri, sono in via di definizione e perfezionamento gli approdi alternativi presso i terminal commerciali di Marghera, ovviamente meno funzionali), ha l’ulteriore problema di esser molto più esposta alle limitazioni alla navigazione dovute soprattutto al vento: oltre un quarto delle navi da crociera dirette a Marghera dall’inizio della stagione (6 su 23) hanno dovuto esser dirottate a Trieste a causa del vento.

Insomma, Venezia non ha chiuso alle crociere, ma è chiaro che sarà molto difficile tornare ai numeri precedenti il decreto, almeno fino a che non saranno realizzate alternative terminalistiche ad oggi lontane.

Ecco quindi che per Trieste, che già nel 2021 ha registrato più passeggeri (240mila) che nel 2019 e nel 2022 mira a raddoppiarli (500mila) proprio grazie ai problemi veneziani, le prospettive si fanno interessanti. Se non per 8 accosti, di certo almeno per il secondo terminal crociere, che si vorrebbe realizzare presso l’attuale Adria Terminal (gruppo Gmt Steinweg), la cui concessione è in scadenza. Qui, attraverso un allungamento, si arriverebbe a una banchina unica di 760 metri, capace di ospitare altre due unità oltre a quelle che oggi possono attraccare al Molo IV della stazione marittima gestita da Trieste Terminal Passeggeri. Ma, come descritto dal piano della Capitaneria, un ulteriore accosto sarebbe ricavabile fra le due strutture presso il Molo III e altri tre presso Molo Bersaglieri e Molo Pescheria.

In attesa di capire quale sarà il destino di Venezia, Trieste è pronta a fare la sua parte con o per conto della Serenissima.

Fonte: Shippingitaly.it

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