HomePortualità e Marittimo

Nuovo waterfront della Spezia: a gennaio partono i lavori per Calata Paita

Oltre 5.000 metri quadrati che diventeranno un grande parco in mezzo al porto

Nuovo waterfront della Spezia: a gennaio partono i lavori per Calata Paita

Oltre 5.000 metri quadrati che diventeranno un grande parco in mezzo al porto. Questo il primo tassello del grande mosaico del waterfront della Spezia

La Spezia, Erario: “Dal 2022 riparte l’attività di imbarco e sbarco delle navi da crociera”
Nasce la prima smart bay d’ Italia: tecnologia a servizio della sostenibilità
Sommariva: “Progetti porti verdi pronti ben prima della scadenza”

Oltre 5.000 metri quadrati che diventeranno un grande parco in mezzo al porto. Questo il primo tassello del grande mosaico del waterfront della Spezia, presentato questo pomeriggio nell’auditorium dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.

I lavori operativi inizieranno già nei primi giorni del nuovo anno, dando seguito alla firma dello scorso luglio tra lo stesso ente di via del Molo, il Comune della Spezia e LSCT (La Spezia Container Terminal), che occupa al momento le aree di Calata Paita.

“Una giornata importante, storica come è stata quella della scorsa estate”, commenta il presidente dell’AdSP Mario Sommariva. “Questa decisione è il simbolo di una nuova forma di vita collaborativa tra porto e città. Ridiamo al territorio i suoi spazi, anche se il percorso che porterà La Spezia ad avere un nuovo waterfront è ancora lungo”, aggiunge.

Soddisfazione anche da parte del sindaco Pierluigi Peracchini, che vede nella conversione delle aree un trampolino di lancio per il futuro della vitalità cittadina: “Ci saranno aree verdi, campi sportivi, zone relax. Possiamo dire che è il preludio a una rivoluzione copernicana che avverrà nel nostro porto da qui al 2024”.

“Oggi è una data storica”, continua Peracchini, “anche perché sono 130 anni che quell’area è utilizzata solo a fini commerciali. Un cambio di passo netto col passato”.

LSCT, del gruppo Contship Italia, ha sposato la visione del Comune e dell’Autorità Portuale: “Lavorare con 5.000 metri quadrati in meno non sarà facile”, dichiara Alfredo Scalisi, managing director dell’operatore spezzino, il più importante nello scalo. “Ma siamo assolutamente convinti della bontà del progetto, e abbiamo voluto essere coinvolti sin dal primo istante. Un passaggio di aree che va comunque a beneficio sia della cittadinanza, sia dell’organizzazione portuale”, conclude Scalisi.

Il layout preparato dallo studio di architettura e design Fabrica Lab prevede uno spazio che sarà solo una piccola fetta della riconversione generale delle aree. Dalle verde delle colline all’azzurro delle acque, la trasformazione di Calata Paita prenderà la forma di campi sportivi, alberi e box, costruiti con materiali sostenibili, che ricorderanno i container. Che lì, appunto, resteranno solo un pezzo di memoria.

Fonte: Shipmag.it

Commenti