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Quanto si rispiarmia con l’aliquota del 4% sulla tampax tax?

Il governo potrebbe intervenire nell’ambito della manovra riducendo la tampon tax: l’aliquota sugli assorbenti e sui beni legati al ciclo mestruale potrebbe scendere al 4%. Quanto si risparmierebbe?

Quanto si rispiarmia con l’aliquota del 4% sulla tampax tax?

La cosiddetta tampon tax potrebbe finalmente essere ridotta. Parliamo dell’Iva che viene pagata sugli assorbenti che in Italia attualmente è al

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La richiesta di rendere gli assorbenti e tutti i prodotti legati al ciclo mestruale un bene di prima necessità viene portata avanti da anni in Parlamento: l’obiettivo è quello di ridurre l’aliquota al 4%, ovvero pari a quella pagata per i prodotti alimentari. Oppure al 5% o al 10% per renderla più simile ad altri prodotti.

Da anni un gruppo di parlamentari porta avanti la battaglia per la riduzione dell’Iva sugli assorbenti ma alla fine non se n’è mai fatto nulla per i costi ritenuti eccessivi. Stavolta, però, il governo sta seriamente valutando la possibilità di ridurre l’aliquota al 4% con un intervento nella legge di Bilancio 2022.

La tampon tax in Europa

L’Ue pretende che l’imposta debba essere equiparata a quella dei beni di prima necessità ma non permette il suo azzeramento. In Italia, comunque, l’aliquota a oggi è molto distante da quella dei beni di prima necessità (22% invece del 4%).

A quali prodotti si applica la tampon tax

La cosiddetta tampon tax viene applicata a tutti i period products: assorbenti interni ed esterni, tamponicoppe, spugne mestruali. Ma anche ad altri prodotti in cellulosa monouso ritenuti simili.

Quanto costano gli assorbenti e quanto sarebbe il risparmio

Una proposta di legge del 2018, presentata da Enza Bruno Bossio, ha provato anche a quantificare la cifra spesa da una donna per assorbenti e costi legati al ciclo. Citando una ricerca si partiva dal presupposto che una donna in media ha 456 cicli mestruali nel corso della sua vita, corrispondenti a 2.280 giorni e 6,25 anni.

Quanto costa eliminare la tampon tax

Considerando i vincoli Ue esistenti la tampon tax non verrà abolita in Italia ma la sua aliquota potrebbe scendere al 4%. Per capire quale possa essere il costo di quest’operazione si può far riferimento all’emendamento alla manovra presentato lo scorso anno da Laura Boldrini: il governo in quel caso si era opposto perché considerava l’intervento troppo costoso. Secondo le stime del Mef per far scendere l’aliquota dal 22% al 5% (questa l’aliquota prevista in quella proposta) servirebbero almeno 300 milioni di euro.

Dove oggi non si paga la tampon tax in Italia

In Italia esistono già alcune iniziative con l’obiettivo di abolire o ridurre la tampon tax. Le farmacie comunali di Firenze, per esempio, hanno portato l’aliquota al 4% dopo una decisione del consiglio comunale in tal senso. In questo caso viene applicato uno sconto del 18% sul prezzo finale che permette quindi di ridurre l’aliquota.

Fonte: Money.it

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