Fonte: Firstonline.it Generali ha annunciato il lancio di un nuovo piano di buyback da 500 milioni. L’operazione sarà sottoposta al via libera dell
Fonte: Firstonline.it
Generali ha annunciato il lancio di un nuovo piano di buyback da 500 milioni. L’operazione sarà sottoposta al via libera dell’assemblea dei soci del prossimo aprile e partirà, una volta ricevute tutte le autorizzazioni, già nel corso del 2024. L’annuncio è arrivato nel giorno dell’Investor Day, in cui il gruppo del leone ha sottolineato “l’impegno alla remunerazione degli azionisti e la sicurezza riguardo la posizione di cassa e di capitale del gruppo”.
Generali: “Supereremo i target su rimesse e flussi di cassa netti”
Il punto sulle ultime acquisizioni
L’altra acquisizione, annunciata nel luglio 2023, è quella di Conning che “consentirà al gruppo di implementare la visione strategica nell’Asset Management e di entrare nel mercato Usa”. Alla base dell’operazione, si sottolinea, vi è il forte allineamento culturale che emerge nel comune approccio al business assicurativo e in competenze di investimento specializzate.
Donnet: “Abbiamo realizzato una forte crescita e creato valore per gli stakeholder”
Il Ceo di Generali Philippe Donnet ha affermato: “A partire dal lancio del nostro piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, Generali ha realizzato una forte crescita e ha creato valore per tutti gli stakeholder. Le recenti acquisizioni hanno ulteriormente consolidato la leadership di Generali nel mercato assicurativo europeo e ampliato l’attività di asset management a livello globale. Oltre agli eccellenti risultati finanziari, abbiamo continuato a innovare il nostro modello di consulenza ‘Partner di Vita’ e abbiamo portato avanti con successo il nostro percorso a lungo termine nella sostenibilità. Sicuri dell’efficace completamento del nostro piano e della posizione di cassa e di capitale del Gruppo, proporremo alla prossima Assemblea degli Azionisti di aprile un buyback pari a 500 milioni di euro, confermando il nostro impegno alla remunerazione degli azionisti”.