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Leonardo: ecco cosa venderà all’ India dopo la revoca del ban

Che cosa potrà vendere Leonardo dopo la revoca del divieto di export verso l’India. Fatti, nomi e scenari

Leonardo: ecco cosa venderà all’ India dopo la revoca del ban

Leonardo potrà tornare a esportare in India. Secondo fonti stampa indiane, Nuova Delhi ha revocato il ban sul gruppo della difesa e aerospazio guid

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Leonardo potrà tornare a esportare in India.

Secondo fonti stampa indiane, Nuova Delhi ha revocato il ban sul gruppo della difesa e aerospazio guidato da Alessandro Profumo. Dal 2014 l’ex gruppo Finmeccanica era estromessa dal paese a causa del caso giudiziario che ha coinvolto la controllata di Leonardo, Agusta Westland.

I vertici erano stati accusati di corruzione internazionale per presunte tangenti pagate proprio in India riguardo la fornitura di 12 elicotteri AW 101 VIP/VVIP al governo Indiano del valore complessivo di 560 milioni di dollari circa. A causa della vicenda, nel 2016 il governo indiano cancellò l’ordine da 300 milioni di dollari per i siluri Black Shark per la Marina indiana da Wass, ora di proprietà dell’ex Finmeccanica.

La decisione segue l’incontro tra il premier indiano Narendra Modi con il presidente del Consiglio Mario Draghi, in occasione del G20 di Roma, confermano le fonti di The Hindu. La revoca del divieto porterebbe a un “rilancio” dei legami tra i due Paesi, sottolinea il quotidiano india.

Una decisione, comunque, soggetta a determinate condizioni, tra cui l’impossibilità per la società di intentare una causa civile contro il governo indiano per operazioni precedenti.

Se confermata, “Leonardo potrebbe vendere a Delhi siluri Black Shark, missili Mbda, cannoni navali, veicoli subacquei «unmanned»”, riporta Il Sole 24 Ore, riprendendo fonti indiane.

Tutti i dettagli.

A COSA È INTERESSATA L’INDIA DI LEONARDO

Secondo la stampa indiana, le forze armate indiane trarranno vantaggio dalla revoca del divieto, parziale o totale, non solo acquisendo armi tanto necessarie come i siluri Black Shark, realizzati da Wass, ora di proprietà di Leonardo. Il siluro Black Shark, realizzato da Wass di Leonardo, sarebbe perfetto per i sottomarini Scorpene della Marina indiana.

A parte le nuove armi tanto necessarie, anche una revoca parziale del divieto aiuterà a ottenere ricambi per sistemi d’arma e altre attrezzature. Dal momento che Leonardo produce missili, cannoni navali, veicoli subacquei senza equipaggio e altre armi”, sottolinea Times Now.

LE CARATTERISTICHE DEL SILURO BLACK SHARK

Black Shark è il siluro pesante di punta della produzione della divisione Elettronica di Leonardo.

Sviluppato in accordo alle esigenze operative della Marina Militare Italiana, Black Shark è un’arma multi bersaglio estremamente avanzata sia dal punto di vista tecnologico che operativo. Progettato per essere utilizzato da diverse piattaforme di lancio e più nello specifico da sommergibili, unità di superficie e stazioni a terra.

Concepito per contrastare le minacce tecnologicamente più moderne, siano esse bersagli di superificie o subacquei, è un siluro filoguidato tramite un cavo in fibra ottica attraverso il quale il mezzo lanciante rimane in comunicazione per trasmettere e ricevere i dati necessari per il buon esito della missione.

Black Shark è lungo circa 6 metri, è molto silenzioso e può operare in modalità di autoguida nell’ultima fase della missione.

Nella sua versione più innovativa, viene equipaggiato con una nuova batteria Litio – Polimeri.

L’ORDINE CANCELLATO NEL 2016

La Marina indiana aveva già messo infatti gli occhi sui Black Shark. Tuttavia, a seguito del contenzioso legale per la vicenda Agusta Westland nel gennaio 2016 il il ministero della Difesa indiano aveva cancellato l’ordine per i 98 siluri prodotti da Wass.

I CANNONI VULCANO

Inoltre, la Difesa indiana potrà riprendere in considerazione i cannoni di Leonardo.

Un’altra commessa italiana saltata “è la fornitura da 200 milioni di euro di tredici cannoni navali Vulcano da 127 mm” ricordava il Fatto quotidiano nel 2016.

I cannoni, fabbricati dalla Oto Melara di La Spezia (del gruppo Leonardo) erano destinati alle fregate e ai cacciatorpediniere della marina indiana. L’ex Finmeccanica aveva vinto il bando nel dicembre 2014.

I MISSILI MBDA

Infine, con la revoca del bando di Leonardo, Nuova Delhi punterà di nuovo anche ai missili navali anti-aerei a corto raggio VL-Mica prodotti dal consorzio europeo Mbda (partecipato da Leonardo al 25%) per le corvette della Marina indiana.

Fonte: Startmagazine.it

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