La Consob contesta il bilancio 2016 di Saipem, giudicato non conforme ad alcuni principi contabili e impone alla società di pubblicare un prospetto pr
La Consob contesta il bilancio 2016 di Saipem, giudicato non conforme ad alcuni principi contabili e impone alla società di pubblicare un prospetto pro-forma che riesponga la situazione economica e patrimoniale in modo corretto, evidenziando gli effetti degli errori sui conti. Due i rilievi: in primo luogo alcune svalutazioni – che hanno impattato sul bilancio 2016 per 1,3 miliardi – sarebbero dovute essere rilevate già nel 2015. L’accusa è che Saipem avrebbe approvato i conti 2016 “senza avere corretto ‘errori rilevanti’ contenuti nel bilancio” precedente su una serie di poste contabili. Il secondo riguarda l’impairment test: Consob non ha condiviso l’uso di un “un tasso unico per attualizzare” i flussi di cassa di business unit con “un profilo di rischio differente”, la mancata considerazione del “rischio Paese” per alcuni asset e “delle modifiche nel profilo di rischio” per effetto del deconsolidamento dall’Eni. Saipem contesta ma nel frattempo si adeguerà alla richiesta.