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Città inquinate: la finanza etica può fare la differenza per un vero sviluppo sostenibile

L’inquinamento delle grandi città non diminuisce nonostante le tante misure restrittive. La finanza etica si mobilita con nuove figure green e il crowdfunding

Città inquinate: la finanza etica può fare la differenza per un vero sviluppo sostenibile

Da quando nel 2018 Greta Thunberg ha cominciato a protestare contro l’inquinamento globale, l’attenzione verso i cambiamenti climatici è cresciuta più

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Da quando nel 2018 Greta Thunberg ha cominciato a protestare contro l’inquinamento globale, l’attenzione verso i cambiamenti climatici è cresciuta più di quanto non avessero fatto in venti anni i movimenti ambientalisti di tutto il mondo. I vertici internazionali dedicati al tema specifico – per generale e bizzarra ammissione – si dividono in prima di Greta e dopo Greta. La ormai maggiorenne ragazza svedese continua a girare il mondo e a riscuotere consensi soprattutto tra giovani e giovanissimi. A migliaia si radunano in piazze e parchi di città che restano i primi focolai di malattie respiratorie, intossicazioni e morti premature. Secondo l’ultima graduatoria stilata da Ener2Crowd – piattaforma italiana di crowdfunding, finanziamento ambientale ed energetico25 città al mondo producono da sole il 52% dell’inquinamento globale. Le città più inquinate sono metropoli che girano per lo più grazie alle fonti energetiche tradizionali a cui non possono rinunciare in poco tempo. Ci stanno provando, ma osservate al microscopio della sostenibilità hanno ancora molti difetti. Così la gente non vive bene.

Tra le città più inquinate ci sono Mosca, Istanbul, Francoforte, San Pietroburgo, Atene, Berlino, Pechino, Tokyo, New York. I dati diffusi da Ener2Crowd in realtà arrivano dai ricercatori della School of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen University della Cina. Nella lista delle città mortifere ci sono molte località cinesi ed asiatiche che consumano carbone e petrolio.

Tuttavia globalmente i centri urbani studiati sono responsabili dell’80% del consumo energetico e delle emissioni in atmosfera. In Europa le città più inquinanti sono Mosca con 112 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, Istanbul con circa 73 milioni di tonnellate di Co2, Francoforte, San PietroburgoAteneBerlino e Torino. La città piemontese ogni anno manda in aria 23 tonnellate di Co2 conquistando un infelice primato. Un dato che suona come uno schiaffo alle politiche di sostenibilità e di abbattimento dei fattori inquinanti praticate negli ultimi anni.

Città inquinate: alla ricerca di soluzioni

Una soluzione a portata di mano (si fa per dire) può arrivare dalle stesse città, ma solo se parte ripensamento dell’Urbe in ottica sostenibile, dicono i ricercatori. Ci ritorna in mente il mai del tutto attuato “rammendo delle periferie” lanciato dall’Architetto Renzo Piano qualche anno fa. Oggi si pensa, però, più al ruolo dei Green Heros campioni e protagonisti dell’economia circolare, acclamati profeti ecologici dall’attore Alessandro Gassmann. Ener2Crowd ne apprezza lo spirito che va a vantaggio delle forme di finanza etica che combattono il climate change.

Fonte: Firstonline

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