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Accordo tra Snam e Sagat per la prima cella a idrogeno in Italia

Le due società realizzeranno un sistema di "fuel cell hydrogen-ready" in assetto cogenerativo da 1,2 MW di potenza presso l'Aeroporto di Torino. È in grado di produrre fino a 840 kWh di calore ogni ora

Accordo tra Snam e Sagat per la prima cella a idrogeno in Italia

A Torino la prima cella a idrogeno in Italia. Sagat, società di gestione dell'Aeroporto di Torino, e il gruppo Snam, attraverso la controllata Renovit

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A Torino la prima cella a idrogeno in Italia. Sagat, società di gestione dell’Aeroporto di Torino, e il gruppo Snam, attraverso la controllata Renovit specializzata in soluzioni di efficienza energetica, hanno sottoscritto un term sheet per la realizzazione di un sistema di “fuel cell hydrogen-ready” in assetto cogenerativo da 1,2 MW di potenza presso l’Aeroporto del capoluogo piemontese.

Questo sistema è in grado di produrre fino a 840 kWh di calore ogni ora e potrà essere alimentato con idrogeno miscelato, fino al 40% in volume, con gas naturale. Rispetto alla cogenerazione tradizionale, l’utilizzo della fuel cell alimentata a gas naturale garantisce il sostanziale annullamento delle emissioni di particolato e un risparmio di emissioni di CO2 pari a 1.630 tonnellate l’anno, equivalenti a 1 milione di viaggi in auto sulla tratta Torino centro-aeroporto.

cella a combustibile, studiata e sviluppata dalla Business Unit Hydrogen di Snam in partnership con la società americana Fuel Cell Energy, è la prima di questa tipologia e di queste dimensioni in Italia in grado di essere alimentata con percentuali variabili di idrogeno in blending con gas naturale per la generazione combinata di energia elettrica e termica. Sarà installata presso lo scalo di Torino, primo in Italia a implementare una soluzione di questo genere, nel secondo trimestre del 2023.

L’idrogeno, ha previsto Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, avrà un ruolo chiave nel perseguimento dell’obiettivo delle zero emissioni nette in molteplici settori, incluse le infrastrutture aeroportuali e portuali. “Con questo accordo, forniamo all’aeroporto di Torino una soluzione energetica efficace e innovativa in grado di abbattere da subito le emissioni e di integrare quantitativi crescenti di idrogeno per il raggiungimento della neutralità carbonica”, ha spiegato il top manager.

L’implementazione di questa soluzione, ha commentato anche Andrea Andorno, ad di Torino Airport, “rappresenta il progetto di punta del nostro programma di sostenibilità Torino Green Airport, annunciato a luglio scorso e che raggruppa tutte le iniziative di sostenibilità dello scalo, volte alla riduzione dei consumi e delle emissioni ambientali, confermando il nostro impegno concreto in questa direzione. In Snam abbiamo trovato il partner giusto per la realizzazione di un progetto innovativo, che concorre da subito alla creazione della domanda di energia pulita come l’idrogeno e altri vettori gassosi da fonte rinnovabile certificata, passaggio fondamentale per avviare concretamente la transizione energetica del Paese. Tale progetto,
inoltre, ci permetterà di anticipare il nostro obiettivo di azzeramento delle emissioni rispetto al 2050″. In borsa il titolo Snam resta freddo alla notizia, arretra dello 0,19% a 5,294 euro, facendo comunque meglio dell’indice Ftse Mib (-0,50%).

Fonte: Milano Finanza

 

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