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Se il boom delle e-bike spinge l’economia

Negli ultimi due anni la produzione europea di e-bike ha avuto incrementi eclatanti. La bici non fa bene solo alla salute e all'ambiente. Parla Manuel Marsilio, direttore generale di Conebi

Se il boom delle e-bike spinge l’economia

Andare in bici fa bene alla salute, ma anche all’economia. L’Europa è infatti tra i maggiori produttori di bici, accessori e componenti del mondo. E i

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Andare in bici fa bene alla salute, ma anche all’economia. L’Europa è infatti tra i maggiori produttori di bici, accessori e componenti del mondo. E in un settore come quello della mobilità che sta cambiando a una rapidità impressionante, la bici assume un ruolo sempre più impor

L’Italia è il primo paese dell’Unione europea per numero di bici vendute all’estero: sono più di 1 milione e 700 mila

tante. Nel 2019 in Europa si sono vendute circa 285 mila auto elettriche, oltre dieci volte meno rispetto alle e-bike, che è diventata di fatto il veicolo elettrico più venduto nel nostro continente. Ma non solo: i dati spiegano che chi compra una e-bike, compie un passaggio da veicoli a motore e non dalle bici tradizionali. Una buona notizia per l’ambiente.

I benefici del boom di vendite delle e-bike hanno riguardato molti settori. Solo il mondo del retail in Europa vanta 50 mila punti vendita e circa 150 mila posti di lavoro. Ed è proprio da qui, dai posti di lavoro, dalla produzione, che bisogna concentrare le energie per non perdere la leadership conquistata. “In Europa, l’industria bici, e-bike, parti ed accessori fornisce, direttamente e indirettamente, oltre 120 mila posti di lavoro in 23 dei 27 paesi dell’UE attraverso 900 aziende, la maggior parte delle quali piccole e medie imprese”, spiega Manuel Marsilio, direttore generale di CONEBI, la Confederazione dell’Industria Europea della Bici, che comprende anche componentistica e accessori. “Nel 2019 il fatturato europeo è stato di circa 14 miliardi di euro e gli investimenti in ricerca e nuove fabbriche ammontano a oltre 1 miliardo di euro. Il numero di aziende, di lavoratori e di investimenti cresce, in maniera sostanziale, grazie al boom delle e-bike, dovuto al fatto che l’assistenza permette di coprire distanze maggiori rispetto alla bici tradizionale, diventando a tutti gli effetti un modo assolutamente green per andare al lavoro o per passare il fine settimana nella natura. Non dimentichiamoci poi delle e-cargo bike, utilizzate sempre di più dalle aziende di spedizioni per le consegne all’interno dei perimetri urbani”.

Nel suo rapporto annuale, CONEBI sottolinea come delle oltre 20 milioni di bici ed e-bike vendute annualmente in Europa, 13 milioni sono prodotte nel continente: 13,6 milioni, per la precisione, +10 per cento sul 2018 e miglior dato dal 2000. Per quanto riguarda le e-bike, negli ultimi due anni la produzione europea ha avuto incrementi eclatanti: +66 per cento nel 2018 e + 58 per cento nel 2019. Sul fronte della produzione di accessori e componenti, l’Italia è prima in Europa con una quota del 25,47 per cento. Ciò significa investimenti e posti di lavoro. Dei 120 mila posti forniti in Europa dall’industria della bici, accessori e componenti, 14 mila sono in Germania e 12 mila in Italia, le prime due nazioni della lista. Ma considerando solo la produzione, l’Italia è prima con 7 mila addetti, seguita da Germania e Polonia.

Secondo il rapporto Artibici 2020, presentato da Confartigianato Imprese nel corso del Festival Nazionale della Tecnologia per la Mobilità Sostenibile, con 1.776.300 unità l’Italia è il primo Paese dell’Unione europea del 2019 per biciclette complete vendute all’estero, per un valore complessivo di 609 milioni di euro e una crescita del 15,2 per cento rispetto all’anno precedente. E’ il quinto esportatore nel mondo di biciclette e componenti con il 6,5 per cento dell’export mondiale del settore. Da registrare il primato nell’esportazione delle selle: più della metà dell’export mondiale (53,9 per cento del totale). Relativamente all’e-bike, nel 2019 ci sono state esportazioni per 58 milioni di euro, con un tasso di crescita del 37 per cento, confermato nel primo semestre di quest’anno (+30,6 per cento).

Marsilio, d.g. di Conebi: ”In Europa l’industria bici, e-bike, parti e accessori fornisce oltre 120 mila posti di lavoro”

Fonte : www.ilfoglio.it

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